Caro vita, se sei single non puoi guadagnare meno di questa cifra: per l’ISTAT è il minimo per la sopravvivenza
Secondo l’ISTAT, vivere da soli in Italia comporta una spesa media mensile. Scopri i dettagli sui costi di sopravvivenza per chi è single
Vivere da soli è una scelta sempre più comune in Italia, ma comporta sfide economiche non indifferenti. Secondo l’ISTAT, per un single la spesa media mensile per mantenere uno stile di vita autonomo si aggira intorno a una certa cifra minima. Si tratta di un importo che rappresenta il minimo necessario per coprire le principali spese, come affitto, bollette, alimentazione e trasporti. Tuttavia, il costo della vita varia notevolmente a seconda di diversi fattori, tra cui la città di residenza e l’età della persona.
Spese principali: affitto, bollette e alimentazione
Il primo aspetto da considerare nel bilancio di un single è l’affitto, o in alternativa il mutuo. Nelle grandi città come Roma e Milano, il costo della vita è sensibilmente più elevato, e una buona parte del budget mensile viene destinata proprio agli alloggi. In città più piccole o in aree rurali, i costi abitativi possono essere ridotti, ma altre spese rimangono significative.
Le bollette rappresentano un’altra voce importante: energia elettrica, gas, acqua e connessione internet incidono pesantemente sul bilancio. Anche i trasporti giocano un ruolo importante, soprattutto per chi vive nelle grandi città e deve spostarsi quotidianamente per lavoro o altre attività. A questo si aggiunge la spesa alimentare, che varia a seconda delle abitudini personali, ma che comunque rappresenta una parte rilevante del budget mensile di chi vive da solo.
Fattori che influenzano il budget: età e luogo di residenza
Oltre alle spese fisse, diversi fattori contribuiscono a determinare il costo della vita per una persona sola. L’età è uno di questi: l’ISTAT rileva che i single tra i 35 e i 64 anni hanno spese superiori rispetto ai più giovani. Questo perché, con il passare degli anni, aumentano le necessità di beni e servizi come assicurazioni, cure mediche e viaggi. Sebbene queste spese siano spesso compensabili da un reddito più elevato, la qualità della vita desiderata comporta comunque un impegno economico notevole.
Inoltre, le differenze geografiche incidono significativamente sul costo della vita. Chi risiede in grandi metropoli affronta costi molto più alti rispetto a chi vive in città più piccole o in paesi di campagna. Tuttavia, anche in queste zone, alcune spese rimangono simili in tutta Italia, come quelle legate all’alimentazione e ai beni di consumo.
In sintesi, vivere da soli in Italia comporta costi considerevoli che variano in base a diversi fattori, ma che, secondo l’ISTAT, richiedono una spesa minima mensile di circa 1.814 euro.