Partita IVA, arriva una scadenza inderogabile: chi la salta se la vedrà direttamente con l’Agenzia delle Entrate
Scadenza il 30 settembre 2024 per il versamento di una importante imposta per Partita IVA. Come effettuare il pagamento e le istruzioni dell’Agenzia delle Entrate
Ci sono scadenze fiscali inderogabili che devi conoscere e rispettare per non incorrere in sanzioni importanti e onerose. Tra queste ricordiamo il pagamento di un’imposta dovuta da tutti i professionisti e aziende che emettono fattura elettronica avendo Partita IVA. Quindi professionisti e aziende che operano in diversi settori.
Ma non tutti devono versare tale tassa, non devono farlo coloro che emettono fatture con IVA o inferiori a un importo di 77,47 euro. Questo tributo, introdotto per semplificare la gestione fiscale, può essere pagato in modalità cumulativa per importi non superiori a 5.000 euro.
Descrizione del pagamento dell’imposta per Partita IVA
Dal 1° gennaio 2019, l’Agenzia delle Entrate comunica trimestralmente l’importo dovuto dell’imposta di bollo per le fatture elettroniche tramite il Sistema di Interscambio (SdI). Le scadenze per il 2024 includono le date del 31 maggio, 30 settembre, 30 novembre e 28 febbraio dell’anno successivo. I soggetti obbligati, ovvero i contribuenti minimi, forfettari e coloro con fatture esenti IVA, possono accedere alla loro area riservata sul portale dell’Agenzia per consultare gli elenchi A e B delle fatture.
L’elenco A include le fatture definitive, mentre l’elenco B consente modifiche fino alla fine del mese successivo al trimestre. Il pagamento può essere effettuato tramite addebito su conto corrente o utilizzando il modello F24 con i codici tributo corrispondenti: 2521 per il primo trimestre, 2522 per il secondo e così via.
Sanzioni e agevolazioni, tutto quello che devi sapere
Le semplificazioni introdotte dalla legge n. 122/2022 hanno aumentato a 5.000 euro il limite entro il quale è possibile il pagamento cumulativo dell’imposta di bollo. Se l’importo complessivo delle fatture del primo e secondo trimestre non supera questa soglia, il pagamento può essere effettuato entro il 30 novembre.
In caso di mancato versamento o importi insufficienti, l’Agenzia delle Entrate invia una comunicazione tramite PEC con indicazione dell’imposta, sanzioni e interessi dovuti. Il contribuente ha 30 giorni per chiarire eventuali errori o procedere al saldo degli importi. In questi casi è bene chiedere l’aiuto di professionisti del settore per effettuare le verifiche del caso ed effettuare le corrette procedure.
Lasciare che professionisti, come commercialisti, si occupino della gestione fiscale è un modo per evitare errori e diminuire il rischio di sanzioni. Ricordare ogni scadenza ed essere informati su ogni cambiamento in campo fiscale non è facile per chi non è del campo quindi meglio evitare errori e richiedere l’assistenza di fiscalisti competenti.