Disoccupazione, smetti di perdere tempo: tra 5 anni tutti avranno bisogno di questi candidati | Preparati al meglio
Se ti specializzi in queste materie non avrai mai il problema della disoccupazione: saranno questi i profili professionali più richiesti.
I recruiter ti chiameranno non appena leggeranno il tuo curriculum vitae: lascia perdere tutti gli altri tipi di impiego.
Scopri le stime sul fabbisogno lavorativo italiano e dì addio alla disoccupazione. Acquisisci le skills professionali più gettonate dei prossimi anni. Così ti inserirai subito nel mondo del lavoro.
Aziende ed enti pubblici avranno bisogno di nuovi impiegati con specifiche competenze, per tanto gli esperti in alcuni settori saranno necessari più che mai. Ecco le previsioni sul futuro occupazionale del Bel Paese.
Disoccupazione, i profili professionali più richiesti
Se stai pensando come fare a specializzarti in un ambito che in futuro sarà sempre più richiesto, allora di certo sei interessato a conoscere quali saranno i profili professionali più gettonati e le figure che diventeranno indispensabili per le aziende e per gli enti.
Proprio per avere un’idea più chiara sul domani lavorativo del Bel Paese, si può guardare al Report di Unioncamere e scoprire di più su quella che è la previsione del fabbisogno occupazionale in Italia. Vediamo dunque quali dati sono emersi dagli studi dell’ente pubblico che rappresenta L’Unione italiana delle Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura. Intanto possiamo già anticipare che il domani lavorativo sarà diverso da oggi, soprattutto per i titoli di studio capaci di aprire le porte del mondo del lavoro.
Quali competenze saranno necessarie nei prossimi anni
Il futuro sarà un po’ in controtendenza rispetto a quanto accaduto finora, perché se fino a qualche tempo fa completare il ciclo di studi con laurea specialistica e percorsi post laurea era la chiave d’accesso al mondo del lavoro, nei prossimi anni ci sarà un solo il 38% di richieste di lavoratori laureati, tra queste ci saranno le STEM, ovvero le lauree scientifiche, matematiche, tecniche e ingegneristiche che genereranno tra gli 8mila e i 17mila posti di lavoro in tutta Italia. Per il resto la richiesta cadrà su candidati in possesso del diploma e soprattutto coloro che avranno frequentato istituti professionali o tecnici.
Il fabbisogno occupazionale futuro non rispecchierà i dati attuali, perché serviranno oltre 3 milioni di nuovi occupati nei prossimi 5 anni, in quanto i pensionati saranno quasi 3 milioni e in particolare si concentreranno al sud e nelle isole. Per quanto riguarda il settore pubblico, saranno l’assistenza sociale, la sanità e l’insegnamento gli ambiti che richiederanno il maggior numero di nuove risorse. Digitalizzazione e transizione ecologica saranno di certo i settori che assorbiranno la maggioranza delle nuove risorse della forza lavoro.