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Bonus vacanze, altro che aiuto, ora partono le querele: è stata una vera e propria fregatura | Scoprono tutto dai social

Bonus vacanze truffa
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Ecco che cosa si nasconde dietro il bonus vacanze 2024, quello che è successo nei mesi scorsi ha davvero dell’incredibile.

Finita l’estate, piovono le querele dopo l’agevolazione del Governo italiano a favore delle strutture ricettive del Bel Paese.

Il retroscena emerso a proposito dell’indennità erogata dallo stato italiano per andare incontro alla fascia della popolazione con maggiori difficoltà economiche, è a tratti, addirittura raccapricciante.

Altro che bonus vacanze: il risultato della misura economica a favore dei cittadini meno abbienti e degli operatori del settore turistico italiano ha dei tratti agghiaccianti.

Bonus vacanze 2024, il retroscena agghiacciante

Come forse saprete già, il cosiddetto bonus vacanze è un’agevolazione messa a disposizione dei cittadini che alloggiano in una delle strutture ricettive del territorio nazionale e che presentano determinate caratteristiche sia reddituali che anagrafiche. Il bonus vacanze è stato introdotto per la prima volta in Italia nel 2020, sul finire dei primi periodi di lockdown, dovuti alla pandemia da Covid-19. Il Governo Conte infatti, con il decreto rilancio aveva voluto tendere una mano agli operatori del settore turistico e offrire alla popolazione italiana un supporto concreto, data la pesante crisi economica.

L’intento nobile con cui è nato il bonus vacanze, rinnovato per ben 4 anni e anche quest’anno, però sembra essere stato poco compreso, o travisato. Proprio sul bonus vacanze infatti, pochi giorni fa è emerso un retroscena inaspettato. Scopriamo che cosa è accaduto durante i mesi dell’estate 2024, all’insaputa di tutti. A far emergere la verità è stato il meticoloso lavoro del Comando provinciale di Rimini.

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Il blitz della guardia di finanza

Dall’indagine è emerso che sono stati ottenuti illecitamente oltre 2.800 bonus vacanze. Le strutture ricettive a cui erano connessi erano addirittura chiuse. Grazie alle indagini della Guardia di Finanza, che ha incrociato i flussi di energia e le informazioni veicolate tramite i canali social, è venuto a galla un meccanismo fraudolento dai tratti imbarazzanti.

In altre parole, è emerso che i bonus vacanze venivano trasferiti tramite i social e i codici scaricati dalle strutture alberghiere per soggiorni che realtà non sono mai avvenuti. Dunque il bonus vacanze è servito, in questo caso, soltanto a fare arricchire i gestore di B&b e alberghi ma non è stato affatto utilizzato come previsto dalla normativa, nonostante questa abbia connesso l’erogazione del bonus a un utilizzo personale tramite l’App IO. ora sono dieci i soggetti indagati per associazione a delinquere, truffa ai danni dello Stato e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e appartengono tutti alle aree di Rimini e di Riccione.