Pensione, se hai questi requisiti ti risparmi 11 anni di lavoro: mostra i documenti e l’INPS penserà a tutto
Verifica subito se anche tu puoi andare in pensione molto prima del previsto: forse c’è una bella notizia per te.
Purtroppo l’età pensionabile in Italia è ancora altissima, e anche quella contributiva è molto stringente rispetto a quella di altri Paesi europei, ma alcune categorie di cittadini hanno diritto a richiedere un pensionamento anticipato.
Non c’è solo la possibilità di riscattare gli anni con buchi contributivi. Esiste un altro modo per smettere di lavorare prima.
Scopri chi può richiedere l’assegno per la pensione di vecchiaia 11 anni più presto degli altri, e come funziona questa opportunità.
Pensione, smetti di lavorare prima se hai questi requisiti
Chi è che dopo una vita fatta di sacrifici, sveglie presto, orari imposti da altri, scadenze, ferie programmate, anni e anni di impegni, settimane scandite da intere giornate trascorse a lavoro non sogna di andare in pensione? La pensione di vecchiaia però in Italia è riservata a chi ha raggiunto un preciso requisito anagrafico, e non solo. Dal momento che si tratta di un contributo economico erogato dallo Stato, il pensionamento dipende dal numero di anni in cui il lavoratore ha versato i contributi. È proprio in base a questi ultimi infatti, che dipende la cifra erogata poi a favore dei cittadini in pensione.
Dunque sia la data in cui si può smettere di lavorare e sia l’importo dell’assegno garantito ogni mese ai pensionati in virtù della loro attività professionale svolta, dipendono da quanto si è lavorato. Il requisito anagrafico oggi in Italia è fissato per le donne e per gli uomini a 67 anni, mentre l’età pensionabile, dal punto di vista contributivo è di 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi di contributi le donne, indipendentemente dall’età anagrafica. Per fortuna però esiste qualche eccezione. Vediamo di che cosa si tratta nello specifico.
Chi può chiedere e ottenere il pensionamento anticipato
Per richiedere un pensionamento anticipato è possibile presentare all’Inps una richiesta ad hoc che serve a coprire i buchi contributivi, ovvero i periodi di tempo in cui non sono stati versati i contributi, perché non si è lavorato. Si tratta, ad esempio, del caso in cui si è stati licenziati oppure il contribuente ha cambiato impiego, trascorrendo mesi, o anni, senza lavorare. In tal caso si può sistemare la propria posizione contributiva e ottenere la pensione di vecchiaia 5 anni prima. Ma non solo, esiste anche un’altra possibilità garantita dalla Legge italiana.
La pensione di vecchiaia può, in alcuni casi, essere garantita anche molto prima. I lavoratori con una percentuale di invalidità pari o superiore all’80% che hanno versato almeno 20 anni di contributi, hanno diritto ad accedere alla pensione ben 11 anni prima, rispetto agli altri lavoratori. In tal caso si rispetta comunque un criterio anagrafico. Per le donne l’età minima richiesta è pari a 56 anni, mentre per gli uomini è pari a 61 anni di età.