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Stipendi in Italia, mai così male per i lavoratori: le motivazioni fanno infuriare davvero tutti | Cosa succede

Stipendi in Italia - Interno18.it
Stipendi in Italia – Interno18.it (Fonte Pexels)

In Italia gli stipendi dei lavoratori dipendenti sono in calo: un dato allarmante, soprattutto in confronto ai trend europei. Ecco perché.

Il lavoro rappresenta il mezzo di sostentamento per la maggioranza degli esseri umani, ad esclusione di una ristretta élite di fortunati che nascono in condizioni agiate e possono dilettarsi con investimenti finanziari e altre attività per incrementare il capitale preesistente.

Peccato però che, a fronte del carovita e della perdita di potere di acquisto delle famiglie italiane, nel Belpaese gli stipendi dei lavoratori siano rimasti invariati negli ultimi decenni, se non addirittura ribassati, e tale scenario appare in aperto contrasto con i recenti trend europei.

Se in altri Paesi UE, infatti, i salari sono aumentati in media del 32,5%, in Italia si è registrato un incremento di appena l’1%, con un calo nel 2024 del -6,9% dello stipendio medio rispetto allo stesso periodo del 2019.

Nel prossimo paragrafo analizzeremo le ragioni di questa preoccupante tendenza, e quali sono le prospettive per il futuro.

Stipendi in calo in Italia: ecco perché

Secondo quanto riporta il portale PartitaIva.it, in Italia il primo fenomeno che decreta la stagnazione dei salari è da attribuirsi all’atteggiamento mentale dei datori di lavoro stessi. Molto spesso, i titolari di azienda tendono a vedere i propri lavoratori come un mero onere economico, anziché come risorse e investimenti umani con cui rendere florida la propria attività. Questa visione li porta a comprimere gli stipendi ai minimi storici, anziché considerarli un incentivo che incrementa la competitività e le performances della rispettiva impresa. E ciò rende di conseguenza il mercato del lavoro italiano assai poco appetibile, in primis per gli autoctoni, e di riflesso anche per i potenziali lavoratori stranieri, e determina spesso la cosiddetta “fuga dei cervelli” verso l’estero.

In secondo luogo, il tessuto economico italiano è costituito per la maggior parte da imprese di piccole e medie dimensioni, dotate di un’autonomia economica piuttosto scarsa. Tale eventualità impatta pesantemente sull’importo degli stipendi, in quanto tali aziende vantano risorse finanziarie più limitate rispetto alle grandi aziende.

Operaio al lavoro - Interno18.it
Operaio al lavoro – Interno18.it (Fonte Pexels)

Mercato del lavoro in Italia: uno scenario scoraggiante

Se ai due dati precedenti sommiamo anche i rallentamenti e i costi della Pubblica Amministrazione, uniti a una tassazione decisamente onerosa a carico delle aziende, le prospettive non appaiono affatto rosee.

Le limitate possibilità di crescere – finanziariamente e professionalmente – e la stagnazione salariale stanno infatti spingendo sempre più lavoratori a migrazioni verso gli Stati esteri maggiormente convenienti, e in cui il costo della vita è rapportato equamente all’importo degli salari. Anche lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale costituisce una minaccia reale per milioni di posti di lavoro: cosa accadrà quando le macchine saranno in grado di sopperire alla maggioranza delle mansioni umane?