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Lavoro, in questi casi rimani a casa anche se pagato: non serve essere malati | Fai subito questa richiesta

evitare di andare al lavoro e essere pagati
come fare a restare a casa dal lavoro–interno18.it-canva-antonioguillem-

Rivelato, finalmente, il trucco efficace per non andare a lavoro ma senza perdere il posto né lo stipendio.

appena lo avrai scoperto ti sentirai più leggero: non devi aspettare per forza le ferie per concederti una pausa.

Esiste un modo, legale e autorizzato, per riuscire a ottenere dei giorni di risposo dal lavoro.

Ecco come fare per restare a casa, senza ritrovarsi disoccupati e continuando a percepire la propria retribuzione.

Lavoro, come restare a casa senza perdere lo stipendio

Alzi la mano chi non ha mai desiderato restare a casa, e non andare al lavoro? Non si tratta di pigrizia, ma ci sono dei giorni in cui non ci si sente in forma o si hanno così tante faccende personali da sbrigare, che sembra complicato riuscire a conciliare vita privata e professionale. In base alla legge in vigore nel nostro Paese, a ogni lavoratore dipendente spettano circa 20 giorni lavorativi di ferie all’anno. Ogni mese infatti si matura circa 1 giorno e mezzo di riposo, che non va a intaccare lo stipendio perché si tratta di ferie retribuite.

Esiste un modo per riuscire a ottenere altre ore di riposo dal lavoro? La risposta, a quanto pare, è sì. Questo vuol dire che ci sono delle situazioni, previste dalla disciplina del diritto del lavoro, nelle quali il dipendente è esentato dal prestare servizio. Scopriamo quali sono, e come fare per restare a casa, anche se pagati.

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I periodi di riposo, oltre le normali ferie

Le situazioni previste dalla Legge italiana, in cui si può restare a casa anche se si è pagati, non hanno nulla a che fare con la malattia. La malattia infatti, va accertata dal proprio medico di base, il quale dopo una visita appura le circostanze del paziente e comunica all’Inps la malattia. L‘Istituto Nazionale di Previdenza Sociale poi provvede a rimborsare il datore di lavoro per i giorni di assenza retribuita, nei quali il dipendente non ha svolto il suo lavoro, perché impossibilitato a svolgere la normale attività professionale.

Dunque la malattia di qualcosa di serio, da non prendere sotto gamba. In altre parole, non è un escamotage per non andare a lavoro. Esiste però l‘aspettativa, ovvero un periodo di assenza dal lavoro giustificato, durante il quale ci si può assentarsi senza correre il rischio di perdere il proprio posto di lavoro. L’aspettativa può essere sia retribuita che non retribuita, in base alle circostanze e ai motivi per i quali il dipendente ha chiesto di sospendere il lavoro.