Rimborso 730, quest’anno non tutti lo riceveranno: pessima notizia in arrivo per questi lavoratori
Non perdere il rimborso del 730 scopri cosa fare se il tuo datore di lavoro è incapiente. Leggi i consigli per recuperare l’IRPEF a credito
Sei un lavoratore dipendente e stai aspettando il rimborso del 730? Solitamente, il credito derivante dalla dichiarazione dei redditi ti viene accreditato direttamente in busta paga dal tuo datore di lavoro.
Ma cosa succede se il tuo datore di lavoro non ha abbastanza capacità economica per anticipare l’intero importo? È una situazione più comune di quanto si pensi e può generare ansie e dubbi. Non preoccuparti, ci sono diverse soluzioni per assicurarti di non perdere il tuo rimborso.
Rimborso a rischio? Ecco cosa devi sapere
Non temere, i soldi spettanti come rimborso dalla dichiarazione dei redditi non sono a rischio. Se il tuo datore di lavoro ha una capacità fiscale limitata, potrebbe dover rateizzare il tuo rimborso fino a dicembre. Tuttavia, se anche con la rateizzazione non riesce a restituirti l’intero importo, hai diverse opzioni per recuperare l’IRPEF a credito.
Se entro dicembre non ricevi la somma totale, il datore di lavoro deve indicare l’importo residuo nella Certificazione Unica (CU) dell’anno corrente, che ti sarà consegnata all’inizio del 2023. A quel punto, potrai decidere se utilizzare il credito d’imposta nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo o fare domanda di rimborso all’Agenzia delle Entrate.
Un’altra soluzione è far rilasciare al datore di lavoro una dichiarazione specifica che ti consenta di interagire con Agenzia delle Entrate in modo diretto. Dovrai presentare un’istanza presso un ufficio dell’Agenzia, eventualmente con l’assistenza di un consulente fiscale, e indicare l’IBAN per l’accredito. Questa procedura può essere più lunga, ma è efficace.
Alternative per recuperare il tuo credito
Esiste anche un’altra via per recuperare il tuo rimborso senza passare attraverso il datore di lavoro. Puoi presentare una nuova dichiarazione dei redditi entro il 25 ottobre tramite un modello 730 integrativo. In questo caso, puoi scegliere l’opzione “senza sostituto d’imposta”. È importante che questa dichiarazione venga presentata da un Centro di Assistenza Fiscale (CAF) o da un professionista abilitato.
Questa soluzione ti permette di evitare le complicazioni legate alla capienza fiscale del datore di lavoro e di avere un controllo diretto sul rimborso. È un’alternativa pratica e spesso consigliata per chiunque voglia evitare sorprese o ritardi.
In sintesi, anche se il tuo datore di lavoro ha poca capienza fiscale, non devi preoccuparti. Hai diverse opzioni per assicurarti di ottenere il rimborso del 730 che ti spetta. Scegli la soluzione più adatta alle tue esigenze e procedi con sicurezza.