Multe, con queste caratteristiche la contesti e non paghi un euro: segui la procedura e salvi il portafoglio
Multe e sanzioni stradali possono essere molto salate ma se hai i requisiti puoi contestarla e non pagare niente, controlla subito
Il Codice della Strada, che regola le norme di comportamento per i conducenti e le specifiche tecniche per strade e veicoli, è in vigore dal 1991. Oltre quella data ha subito numerose modifiche nel tempo seguendo i cambiamenti delle abitudini e il regolamento del traffico.
Violare il CdS può comportare sanzioni pecuniarie, che in casi più gravi possono includere sanzioni accessorie come il ritiro della patente o della carta di circolazione. In alcune circostanze particolarmente gravi, la violazione può essere considerata un reato, con sanzioni che vanno da ammende a pene detentive, convertibili in multe pecuniarie.
Tuttavia, la legge consente ai cittadini di contestare le multe, sia autonomamente che con l’assistenza di un avvocato. Le modalità da seguire sono diverse a seconda dei casi, ma prima di agire in tal senso bisogna informarsi bene sui casi che possono essere contestati e sulle possibilità di successo.
Quando e come presentare un ricorso: i tempi da ricordare
Se si desidera contestare una multa, è fondamentale sapere che il ricorso deve essere presentato prima del pagamento della sanzione. Il saldo di una multa implica, infatti, una sorta di ammissione di colpa, rendendo impossibile successivamente fare ricorso. Una volta deciso di opporsi alla sanzione bisogna agire tempestivamente.
La legge stabilisce due termini per la presentazione del ricorso: 30 giorni se si intende rivolgersi al giudice di pace e 60 giorni se si opta per il prefetto. È importante notare che la data di scadenza per presentare il ricorso è determinata dal momento della notifica del verbale. Quest’ultima può avvenire attraverso la consegna diretta al destinatario o, se questa non è possibile, mediante deposito presso l’ufficio postale con successiva comunicazione nella casella postale del destinatario.
Motivi e diritti: perché e chi può contestare le multe
I principali motivi per contestare una multa includono lo stato di necessità, l’omessa contestazione immediata (se non adeguatamente motivata), illegittimità dell’accertamento ed erronea verbalizzazione. È cruciale dimostrare il motivo del ricorso, a meno che l’errore nel verbale non sia chiaramente evidente. Chi può presentare un ricorso: il trasgressore, il proprietario del veicolo o altre persone obbligate in solido, e, in caso di violazione da parte di un minore, i genitori o chi ne fa le veci.
Presentare un ricorso sospende i termini di pagamento e l’eventuale decurtazione di punti dalla patente. Se il ricorso è accolto, la multa e le sanzioni accessorie vengono annullate. Se respinto, il prefetto può raddoppiare la multa e confermare le sanzioni accessorie.