Bonus anti-furti, con questi soldi tieni tutta la famiglia al sicuro: fa risparmiare tantissimo ma non lo conosce nessuno
Se temi di subire furti in casa, puoi far ricorso al nuovo Bonus anti-furti: ecco cosa prevede e come mettere in sicurezza la tua abitazione.
Una delle evenienze più spiacevoli, e anche pericolose, che possono accadere nella vita è quella di essere vittima di un furto.
E non ci riferiamo unicamente ai tentativi di taccheggio in strada o sui mezzi pubblici, ma anche e soprattutto alle rapine all’interno delle rispettive abitazioni, autentiche home-invasion che minano il senso di sicurezza dei proprietari e che possono arrivare anche a lederne l’incolumità.
Perché, si sa, tornare dalle ferie e ritrovare la propria casa svaligiata non rappresenta certamente un momento edificante, ma è peggio ancora se i topi d’appartamento penetrano nei locali interni finché la famiglia è presente nell’edificio.
Fortunatamente, grazie a una recente agevolazione è possibile mettere in sicurezza la propria abitazione senza intaccare troppo il portafoglio: si tratta del Bonus anti-furti, che rientra nell’ampio capitolo delle detrazioni fiscali per le ristrutturazioni edilizie.
Bonus sicurezza 2024: cosa prevede e come funziona
Come anticipato, il Bonus sicurezza 2024 si fonda su uno sconto IRPEF sull’acquisto e sull’installazione di impianti di videosorveglianza e di porte e serrature blindate, ed è pari al 50% dell’importo speso entro il limite di 96.000 euro, purché la richiesta venga effettuata entro il 31 dicembre.
Questa agevolazione, quindi, permette di usufruire di uno sconto sul rafforzamento, la sostituzione o l’installazione di cancellate e recinzioni murarie, sull’apposizione di grate alle finestre e sull’acquisto di porte blindate o rinforzate. Il Bonus vale anche per l’apposizione e la sostituzione di catenacci, serrature, lucchetti e spioncini, per l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione, per l’acquisto di saracinesche, tapparelle metalliche con bloccaggi, vetri antisfondamento e casseforti a muro, nonché per gli impianti di videosorveglianza. Esso include, infatti, anche le fotocamere e le cineprese collegate con centri di vigilanza privati e per i sistemi di antifurto.
Cosa non rientra nel Bonus sicurezza
Se il Bonus anti-furti copre una vasta gamma di dispositivi che disincentivano l’ingresso in casa dei ladri e dei topi di appartamento, esso non si estende ai contratti con le agenzie di vigilanza privata.
Qualora il proprietario di casa scelga di avvalersi della sorveglianza di vigilantes, infatti, egli dovrà stipulare un regolare contratto e occuparsi di onorare le condizioni pattuite con l’istituto prescelto. In caso decida di ricorrere al Bonus, quindi, dovrà considerare separatamente i costi sostenuti, omettendo di inserire nella richiesta quelli legati al mero servizio di vigilanza.