TARI, se l’hai pagata fermati subito: chiedi il rimborso con una semplice procedura | Torna tutto in tasca
Attenzione al pagamento della TARI, sono stati fatti errori di calcolo, richiedi subito il rimborso della cifra pagata
La tassa rifiuti pesa molto sull’economia familiare, ancora di più se ci sono errori di calcolo che ne aumentano l’importo. Caso non così difficile da accadere, infatti è successo in molti comuni ultimamente.
L’errore nato da uno sbaglio di applicazione di tariffa da parte dei Comuni che hanno inviato ai cittadini richieste di pagamento TARI molto alte. Le famiglie stupite ma coscienziose, hanno pagato l’importo dovuto.
Ora, però, è giunto il momento di chiedere il rimborso. se anche tu hai versato il pagamento TARI puoi avere indietro i soldi pagati ingiustamente. Ma, attenzione, devi farne richiesta con apposito modulo.
Rimborso TARI, richiedilo subito se non vuoi perdere i tuoi soldi
Negli ultimi giorni si è verificato un errore di calcolo riguardante la Tassa sui Rifiuti (TARI), che ha coinvolto molti cittadini in diverse città italiane. Questo errore è dovuto al fatto che alcuni Comuni hanno applicato in modo errato sia la quota fissa che la quota variabile della TARI a ogni unità immobiliare, comprese le pertinenze come garage, box, cantine, mansarde e soffitte. In realtà, la quota variabile dovrebbe essere associata all’intera utenza, non a ogni singola unità immobiliare.
Numerosi comuni, tra cui Milano, Genova, Napoli, Rimini, Cagliari, Siracusa e Ancona, avrebbero fatto pagare la TARI in eccesso agli utenti negli ultimi cinque anni. Per individuare se hai pagato di più del dovuto, è necessario controllare l’avviso di pagamento inviato dal Comune, dove sono specificati i dettagli dell’importo da pagare, la superficie tassata, il numero di occupanti e le quote fissa e variabile distinte per ogni unità immobiliare.
Quando si ha diritto a un rimborso della Tassa sui rifiuti, controlla tutto
Se si scopre che la quota variabile è stata applicata anche alle pertinenze, si ha diritto a richiedere il rimborso della TARI per l’anno 2017 e successivi. Per ottenere il rimborso, è necessario compilare correttamente la domanda di rimborso e inviarla al Comune tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, allegando una copia delle bollette interessate. Nel caso in cui la gestione della TARI sia stata affidata a una società privata, la richiesta di rimborso dovrà essere inviata a loro. Se il gestore è stato sostituito da una nuova società, è consigliabile inviare la richiesta sia al Comune che al nuovo gestore.
Qualora il Comune non proceda al rimborso entro 90 giorni dall’invio della raccomandata, è possibile presentare ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale. In caso di notifica di un atto di diniego da parte del Comune, il ricorso dovrà essere presentato entro 60 giorni dalla notifica, pena la decadenza. È importante essere informati sui propri diritti in merito alla TARI e agire prontamente nel caso in cui si sia soggetti a un errore di calcolo da parte del Comune. Il rimborso della TARI è un diritto del cittadino e va richiesto nel rispetto delle procedure e dei tempi previsti dalla legge.