Licenziamenti, 1/3 dell’azienda con il contratto stracciato: questa famosa marca si trasferisce all’estero | Destino segnato
Licenziamenti annunciati da una nota azienda che ha deciso di ridurre fortemente il personale, dipendenti disperati
Brutte notizie per i dipendenti di un’azienda che conta in totale 3.500 dipendenti. Un terzo di questi si vedrà recapitare la lettera di licenziamento senza speranza di riassunzione futura. Una decisione presa dal vertice amministrativo aziendale.
La scelta dettata dall’andamento del mercato ha costretto a un drastico taglio dei costi legati ai dipendenti. Il noto brand di elettrodomestici ha deciso di trasferirsi spostando le sedi in un Paese estero per ottenere un risparmio cui costi e superare il momento di difficoltà.
Cosa succederà agli oltre 1.000 dipendenti che resteranno senza lavoro di punto in bianco? Qual è l’azienda che ha deciso di chiudere le porte degli stabilimenti per portarli oltre confine? Le notizie sono certe e irrevocabili, ecco di quale azienda si tratta e cosa sta accadendo.
Licenziamento di massa, il noto brand si trasferisce
La famosa azienda britannica Dyson ha recentemente annunciato un ambizioso piano di licenziamenti che coinvolgerà circa un terzo della propria forza lavoro nel Regno Unito, equivalente a circa mille dipendenti su un totale di 3.500. Questa decisione, secondo i vertici aziendali, è motivata dalla necessità di prepararsi per affrontare i mercati globali sempre più competitivi ed agguerriti. I dipendenti interessati da questa misura lavorano nelle sedi di Wiltshire, Bristol e Londra.
Il CEO di Dyson, Hanno Kirne, ha sottolineato la complessità di operare in un contesto economico globale così competitivo. Per mantenere la propria agilità imprenditoriale in un’epoca di incertezza, l’azienda ha dovuto prendere decisioni difficili, anche se dolorose per i dipendenti. Kirne ha assicurato che coloro che saranno coinvolti nelle procedure di licenziamento verranno supportati durante questo difficile periodo di transizione.
Dyson ha attraversato una fase di crisi non indifferente, nonostante la sua reputazione di innovatore nel settore degli elettrodomestici, soprattutto per quanto riguarda aspirapolveri e purificatori d’aria. Pur avendo potenziato il suo reparto di ricerca e sviluppo del 40%, l’azienda ha comunque incontrato delle difficoltà che hanno reso necessaria la riduzione del personale.
L’azienda lascia il Paese, dove si trasferisce
Un fattore importante da considerare è il trasferimento della sede di Dyson a Singapore nel 2019, una decisione presa dal fondatore Sir James Dyson. Questo spostamento è stato motivato in parte dalle politiche economiche del Regno Unito, caratterizzate da imposte elevate che disincentivano gli imprenditori a investire sul territorio nazionale. Inoltre, Singapore offre vantaggi in termini di catene di approvvigionamento e accordi commerciali che rendono più conveniente la produzione al di fuori dei confini britannici.
Nonostante questo, Dyson ha assicurato che la ricerca e lo sviluppo rimarranno in Inghilterra, ma segnalazioni da parte dei dipendenti sembrano contraddire queste affermazioni. Secondo un lavoratore intervistato dalla BBC, l’edificio di ricerca e sviluppo si trova ancora nel Regno Unito, ma i dipendenti sono stati tutti esternalizzati. Alcuni dipendenti ritengono che la decisione di trasferire la sede a Singapore sia stata presa principalmente per motivi di riduzione dei costi e per sfruttare manodopera più economica.