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Vacanze, i siti di prenotazione di stanno truffando: non te ne accorgi ma spendi il doppio | Evitali a ogni costo

come i siti di prenotazione di vacanze ingannano i turisti
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Ecco come i siti web ingannano chi vuole andare in vacanza: appena scoprirai il meccanismo non vorrai più prenotare online.

Si tratta di una sorta di truffa legalizzata: smascherato il meccanismo, anzi, i meccanismi che stanno alla base delle vendite di prodotti e servizi turistici.

Scopri come agiscono le piattaforme che vendono viaggi, voli, strutture ricettive, accessi a stabilimenti balneari, locali bar e ristoranti.

Sembrerebbe che a scegliere le vacanze sia il viaggiatore, eppure gli utenti dei siti web non decidiamo liberamente nemmeno sul proprio tempo libero.

Vacanze, la truffa dei siti web in cui si prenotano voli e strutture ricettive

È cosa nota che durante la bella stagione le strutture turistiche, e i siti web di prenotazione di voli, hotel, b&b, stabilimenti balneari, campeggi, locali, ristoranti e di tutti gli esercizi commerciali che lavorano prettamente durante l’estate, mettano in atto un vero e proprio una vera e propria strategia, per sfruttare al massimo la clientela.

Questo fenomeno è comprensibile, perché si tratta di lavori stagionali ma si basa da un su un meccanismo palese e dall’altro, a quanto pare, anche su un meccanismo dal retroscena più oscuro, del quale i turisti e i viaggiatori non si rendono conto, e che sfrutta le loro esigenze profonde, e non solo. Scopriamo il meccanismo dei siti web di prenotazione delle vacanze per cercare di metterci al riparo dalle truffe.

come i siti di prenotazione di vacanze sfruttano le emozioni
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Come sfruttano le emozioni

A quanto pare i siti di prenotazione di servizi, strutture ricettive e viaggi puntano tutto sulle nevrosi che si scatenano in questo periodo ovvero sulla sorta di ansia da vacanza. Stando a quanto si legge su uno studio condiviso sul Sole 24 Ore, le nostre richieste a riguardo delle vacanze sono la risposta a delle precise strategie di neuromarketing, che sono messe a punto al fine di influenzare le scelte dei viaggiatori, sfruttando le emozioni.

Le emozioni su cui si fa leva sono l’ancoraggio, la scarsità, l’avversione alla perdita e la facilità cognitiva.

  • Quante volte è capitato che mentre si sta visualizzando una struttura ricettiva appare sul sito un messaggio come “Ne restano solo due sistemazioni” oppure “Altri mille utenti stanno visualizzando questa struttura”? Questo fa sì che ci si affretti a finalizzare la prenotazione, perché si avverte il rischio di lasciarsi scappare un’opportunità. Si tratta del meccanismo psicologico della scarsità.
  • Il meccanismo dell’ancoraggio invece sfrutta, un po’ come avviene con i saldi, un prezzo elevato su cui poi viene applicato uno sconto fittizio, tale da far sembrare la prenotazione di quel servizio, quel viaggio o di quella struttura ricettiva un acquisto conveniente.
  • L‘avversione alla perdita invece è quella tendenza che fa sì che le persone preferiscano evitare perdite invece che acquisire guadagni equivalenti, e quindi i siti lasciano intendere che ci si stia perdendo qualcosa, ad esempio, inserendo tra i risultati di una ricerca su un piattaforma di hotel, tra i nomi della lista, non solo quelli delle struttura disponibili, ma anche quelle già al completo.
  • La facilità cognitiva invece è rendere le prenotazioni sempre più semplici, e con sempre meno passaggi, per far sì che avvenga sempre più rapidamente il processo di conversione.