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Lavoro, se vuoi abbassare le tasse c’è un trucchetto infallibile: lo stipendio aumenta in un attimo

diminuire le tasse sul guadagno del lavoro
Stipendio-(corporate+)- Interno18.it

Dì addio alle tasse e noterai come lo stipendio raddoppierà in un attimo: sembra un sogno e invece puoi farlo davvero.

Se sei stanco di vedere il tuo stipendio dimezzato dalle tasse, scopri come fare a ottimizzare il guadagno del tuo lavoro, senza più pagare tanti soldi allo Stato.

Se metti in pratica questo trucco semplice, e ammesso dalla legge, non dovrai più versare metà del denaro guadagnato all’Agenzia delle Entrate.

Ecco come fare per liberarsi dalla morsa delle tasse e mettersi in tasca l’intero stipendio, senza vederlo più sparire tutto in imposte.

Lavoro, l’unico metodo legale ed efficace per pagare meno tasse

Tutti i lavoratori assunti con un contratto da dipendenti pagano le tasse attraverso le trattenute in busta paga. Dunque, a differenza dei lavoratori autonomi, chi svolge un lavoro dipendente non provvede a versare direttamente le tasse dovute allo Stato in ragione del reddito maturato attraverso il proprio lavoro, perché è il datore di lavoro a versarle all’Inps. Per tale ragione le imposte vengono sottratte allo stipendio ed è come se fosse il datore di lavoro a pagarle, in quanto sostituto d’imposta.

In particolare le tasse sul lavoro che chi è inquadrato come lavoratore dipendente è tenuto a versare ogni mese sono i contributi previdenziali INPS a carico del lavoratore, le trattenute IRPEF, le addizionali IRPEF regionali e comunali, e i contributi INAIL. Per fortuna esiste anche un modo per provare a pagare meno tasse, scopriamo di quale metodo si tratta.

Come dimezzare le trattenute in busta paga

L’unico metodo davvero efficace, e legale, per pagare meno tasse, se si ha un contratto da lavoratore dipendente, è quello di provare a sfruttare le detrazioni fiscali sull’Irpef ovvero sull’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche. In particolare, con l’articolo 13 del Testo Unico sulle imposte e sui redditi, il TUIR, la legge italiana ha stabilito, con precisione, l’ammontare delle detrazioni che spettano ai lavoratori inquadrati come dipendenti. Queste detrazioni consentono di diminuire le tasse che i lavoratori sono costretti a versare al Fisco tramite le trattenute in busta paga e non riducono quindi, la base imponibile per il calcolo dell’Irpef.

La detrazione è inversamente proporzionale al reddito percepito e si applica per i lavoratori con reddito fino a 50.000 euro massimo, e dunque avrà importi diversi in base alla fascia reddituale:

  • se il reddito non supera i 15.000 euro, l’importo della detrazione spettante sarà di 1.955 euro.
  • Se il reddito complessivo è compreso tra i 15.000 e 28.000 euro allora sarà di 1.910 euro, più 1910 moltiplicato per 28.000, meno il reddito complessivo, fratto 13.000 euro.
  • Se il reddito è compreso tra i 28.000 e i 50.000 euro, l’importo della detrazione spettante sarà di 1.910 per 50.000 meno il reddito complessivo fratto 22.000 euro.