Lavoro part-time, la Cassazione dà ragione ai lavoratori: il capo ti deve un risarcimento incredibile | Controlla il conto
Se hai un lavoro part-time, fai molta attenzione alla sentenza della Corte di Cassazione: potresti chiedere al tuo capo di risarcirti.
Chi è inquadrato con un accordo professionale a tempo parziale deve verificare subito questo requisito, altrimenti rischia di perdere la possibilità di ottenere un cospicuo risarcimento.
Se il tuo datore di lavoro ti ha fatto firmare un contratto con una specifica caratteristica puoi presentare un’istanza per chiedere che ti venga accreditata una parte di stipendio in più.
Scopriamo che cosa prevede nel dettaglio la legge italiana sul contratto di lavoro part-time e come fare a ottenere il denaro nel caso in cui se ne abbia diritto.
Part-time, il dettaglio del contratto che ti può permettere di chiedere un risarcimento
In Italia chi viene assunto da un’azienda, pubblica o privata che sia, o da una ditta individuale con un contratto di lavoro da dipendente, può essere inquadrato con l’orario full time o con l’orario ridotto, ovvero il famigerato part-time.
Sono tantissimi i lavoratori che hanno un contratto a tempo parziale, ma non tutti sanno che possono avere diritto ad un risarcimento, in alcune circostanze specifiche. Scopriamo che cosa prevede la legge italiana e qual è la sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce per il dipendente la possibilità di ricevere somme di denaro dal proprio datore di lavoro.
La sentenza della Corte di Cassazione
L’inquadramento part-time può essere di tipo verticale o orizzontale, nel primo caso richiede da parte del dipendente un impegno distribuito solo su alcuni giorni della settimana, ma con un orario di lavoro a tempo pieno. Nel secondo caso invece, il contratto di lavoro prevede un impegno da parte del lavoratore quotidiano ma con un orario parziale. In tutti i casi però nel contratto andrebbero specificate le ore di lavoro. In base all’ordinanza numero 11333, del 29 aprile 2024 la Corte di Cassazione italiana è intervenuta sul tema della distribuzione dell’orario di lavoro per coloro che sono assunti in regime di tempo parziale.
La Corte di Cassazione si è pronunciata, emanando una sentenza che mette nero su bianco che un impiegato che non abbia nel suo contratto le ore di lavoro indicate in modo esplicito può presentare una domanda a risarcitoria alla Corte di Appello. Se la domanda venisse accolta, il lavoratore avrebbe diritto a ricevere il 5 per cento del suo stipendio a titolo di risarcimento. Nel caso di un contratto senza la specifica dell’orario di lavoro, in base a quanto stabilito dall’articolo 10, comma 2 del decreto legislativo numero 81/2015, potrà essere il giudice a determinare le modalità temporali di svolgimento della prestazione lavorativa, tenendo conto anche del fatto che il dipendente potrebbe avere l’esigenza di svolgere un ulteriore attività professionale.