Licenziamenti, regione in allarme: 600 lavoratori ad alto rischio | Se arriva la notifica su WhatsApp sei spacciato
Lavoratori a rischio in una regione d’Italia che temono arrivi il messaggio WhatsApp con avviso di licenziamento, cosa succede
Il lavoro per centinaia di lavoratori dipendenti di una nota catena di negozi, teme di restare senza occupazione. L’avviso arriva con un messaggio sulla nota piattaforma di messaggistica, un rischio elevato che fa stare con fiato sospeso i dipendenti e le loro famiglie.
Se accadesse tutti si ritroverebbero senza uno stipendio di punto in bianco. E, per molte famiglie, quella busta paga è l’unica che permette a un’intero nucleo familiare di portare avanti una vita dignitosa pagando affitto o mutuo, bollette, spese alimentari e costi di una normale vita quotidiana.
Ma cosa sta succedendo? Un noto marchio di esercizi commerciali è in gravi condizioni. In particolare si parla di una regione italiana in cui si sta scatenando il putiferio. Oltre 600 lavoratori a rischio e sindacati sul piede di guerra.
Licenziamenti a raffica in questa regione italiana
Nel Lazio, la situazione dei lavoratori delle aziende a marchio Euronics è sempre più critica, con il rischio concreto di 600 posti di lavoro in pericolo. Le sigle sindacali Filcams Cgil Roma Lazio, Frosinone Latina, Fisascat Cisl di Roma Capitale, Rieti e Frosinone, hanno proclamato uno sciopero per protestare in modo concreto contro il forte rischio di licenziamenti imminenti.
L’11 luglio, i dipendenti di Nova Casale Srl, Nova spa e Kus Srl a Roma e nel Lazio, tutte aziende che gestiscono il marchio Euronics, non lavoreranno come di consueto ma fermeranno ogni attività in segno di protesta. I sindacati hanno anche annunciato un presidio davanti alla Regione Lazio per chiedere risposte e chiarimenti in merito alla crisi e ai licenziamenti già avvenuti nelle scorse settimane.
Fabrizio Pilotti della Filcams Cgil ha sottolineato che il rischio è chiaro e reale. Sono più di 600 i lavoratori dipendenti del gruppo Euronics Lazio che rischiano di trovarsi senza un lavoro, di questi 400 persone sono impiegate all’interno dei punti vendita con varie mansioni. Mentre altre 200 persone operano nelle diverse società che fanno parte del gruppo. La tensione è alta e i sindacati sono determinati a fare sentire la voce dei lavoratori. Tutti si dicono pronti a chiedere un tavolo di crisi se non si trova una soluzione in un tempo ragionevole.
Un messaggio WhatsApp per licenziare i dipendenti
A giugno alcuni dipendenti di Nova spa, hanno ricevuto un inaspettato, quanto inconsueto, messaggio con il quale sono stati licenziati tramite Whatsapp. Le organizzazioni sindacali cercano da mesi un dialogo con il gruppo Euronics e le società che gestiscono in Lazio i punti vendita. L’obiettivo è capire se si può trovare una soluzione alternativa e per fare chiarezza sulla situazione, ma ancora non c’è stato un riscontro.
Si denunciano contratti pirata, incertezze sul futuro del personale e licenziamenti individuali. Il clima di tensione e preoccupazione che si è venuta a creare tra i lavoratori, è insostenibile. Euronics Italia Spa ha preso ufficialmente le distanze dai licenziamenti, precisando che non è coinvolta nelle decisioni delle aziende licenziatarie come Nova Spa, Kus Srl e Binova Srl. Le aziende che usano il marchio Euronics in Italia agiscono in totale autonomia, chiarendo che non hanno responsabilità nei licenziamenti che stanno colpendo i dipendenti.