Aumento di stipendio, 160 euro regalati: l’iniziativa è già attiva | Questa categoria di lavoratori è la più fortunata
Buone notizie se fai parte di questa categoria di lavoratori statali, in arrivo un aumento di stipendio di oltre 160 euro
Tutti i dipendenti sono sempre in attesa con la speranza di ricevere la notizia che la paga mensile sarà presto aumentata. Una speranza talvolta vana o che delude le aspettative dei lavoratori che faticano ad arrivare a fine mese.
Ma qualche volta ci sono anche belle notizie e queste sono dovute all’avverarsi del sogno di vedere lo stipendio un po’ più alto del solito. In questo caso, il sogno si è avverato, ma solo per una categoria di lavoratori specifica.
Questa iniziativa è già stata attivata, quindi una certezza e non solo una speranza. I dipendenti statali che appartengono a questa speciale categoria avranno un importo più elevato in busta paga. La cifra non soddisfa, però, alcuni sindacati che hanno protestato a nome dei lavoratori. Scopri subito se ti spetta l’aumento.
Aumento dello stipendio, a chi spetta
Il rinnovo dei contratti per militari e polizia ha portato ad aumenti fino a 163 euro in busta paga per diverse categorie del settore. Durante un incontro tra Governo e sindacati, sono stati presentati i dettagli degli aumenti che interesseranno poliziotti, carabinieri, finanzieri e militari ma solo a partire dal prossimo anno.
In particolare, la Polizia di Stato vedrà un aumento medio mensile della parte fissa di 153,79 euro, mentre per i Carabinieri l’importo previsto è di 157,14 euro. La Guardia di Finanza avrà l’aumento più significativo, con 163,39 euro in più al mese. Anche la Polizia penitenziaria e lo Stato maggiore della Difesa beneficeranno di aumenti, che porteranno la media complessiva a poco più di 156 euro con differenze di importo per le diverse categorie.
Le proteste dei sindacati, cosa non accettano
Nonostante questi incrementi, c’è preoccupazione per il triennio 2025-2027, che al momento rimane scoperto. I sindacati hanno espresso disagio per la gestione dei fondi, sostenendo che le risorse assegnate non siano sufficienti, specie considerando l’aumento del costo della vita del 17% nel periodo preso in considerazione.
Il ministro Zangrillo ha cercato di mitigare il problema anticipando una quota significativa delle risorse, ma questo ha comportato che gli aumenti effettivi siano inferiori a quanto previsto. Nonostante le proteste dei sindacati, il Governo ha dichiarato che fare di più sarebbe stato impossibile, considerando le risorse limitate a disposizione. Si attendono conferme ed eventuali aggiornamenti per avere la certezza delle cifre che i lavoratori riceveranno in più nello stipendio mensile.