Caro bollette, truffe non stop dall’addio del mercato tutelato: questi numeri sembrano innocui ma ti rovinano la vita
Il passaggio al mercato liberto dell’energia sta mietendo migliaia di vittima: è boom di truffe in Italia, ecco come tutelarsi.
Il 1 luglio 2024 è scattato ufficialmente, come anticipato nei mesi precedenti, il passaggio al mercato libero dell’energia per i cittadini non vulnerabili.
Ciò significa, in buona sostanza, che le condizioni contrattuali non saranno più regolate dall’Autorità di Regolazione per Energie Reti e Ambienti (ARERA), ad eccezione della fascia di clientela ritenuta fragile, che rimarrà ancora in tutela.
In quest’ultima categoria rientrano gli ultra settantacinquenni, coloro che abitano nelle piccole isole non interconnesse, i beneficiari della legge 104 per le disabilità e chi si trova in gravi condizioni economiche o di salute.
Tutti gli altri italiani, se non hanno già sottoscritto un contratto nel mercato libero, verranno trasferiti temporaneamente nel Servizio di tutela graduale, un meccanismo predisposto da ARERA stessa per accompagnarli nella liberalizzazione del mercato elettrico. Il rischio di truffa, però, è sempre dietro l’angolo.
Mercato libero dell’energia: come scegliere le tariffe più convenienti
La prima strategia da attuare è affidarsi ai siti di comparazione online per confrontare le varie offerte disponibili sul mercato libero, senza dimenticare di consultare attentamente le condizioni contrattuali, inclusi i costi nascosti e le clausole di recesso.
Molte compagnie, inoltre, offrono promozioni a prezzo bloccato solo per un determinato lasso di tempo, trascorso il quale i prezzi per l’erogazione dell’energia potrebbero subire delle repentine impennate. È utile anche leggere le recensioni degli altri consumatori, in modo da approfittare della loro esperienza diretta con l’azienda, e valutare il servizio clienti: ciò potrebbe fornire un quadro di insieme sulla serietà e solidità della compagnia in questione. Purtroppo, molte di esse attuano vere e proprie operazioni di teleselling scorretto, bombardando i potenziali clienti con chiamate e SMS che invitano a sottoscrivere contratti a condizioni vantaggiose… Che si riveleranno poi vere e proprie truffe. Attenzione, quindi, alle chiamate da numeri sconosciuti: gli interlocutori potrebbero già essere in possesso di alcuni dati privati, come le aziende erogatrici precedentemente utilizzate, l’indirizzo di casa e persino eventuali tentativi di voltura dell’utenza.
Truffe e teleselling: come difendersi
Per difendersi dalle pratiche scorrette, occorre adottare un atteggiamento lucido e prudente. Consigliamo infatti di verificare sempre l’identità di chi vi contatta (nome completo del venditore, azienda per cui lavora e numero di matricola), e di richiedere tutte le informazioni per iscritto, evitando di sottoscrivere contratti durante le telefonate.
Mai fornire, inoltre, il numero del contatore (POD e PDR), dati bancari o altre informazioni personali nel corso della chiamata. Oltre a bloccare i numeri sospetti, è possibile infine registrarsi al Registro delle Opposizioni per limitare le chiamate commerciali; infine, mai confermare o attivare gli eventuali codici OTP generati mentre si è in linea con l’operatore: potrebbero equivalere alla sottoscrizione di un contratto.