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Bonus da 800 euro dritti in tasca, non hai nemmeno bisogno dell’ISEE: devi solo firmare questo modulo

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Bonus 800 euro-Depositphotos-interno18.it

Finalmente dopo una lunga attesa il bonus che tutti stavano aspettando è arrivato, è la notizia più bella prima dell’estate.

Scopriamo chi sono i fortunati beneficiari che potranno usufruire della nuova agevolazione dello Stato, a quanto ammonterà, quando sarà erogata e come fare a richiederla.

D’ora in poi potrai dire addio alle spese che sostieni ogni anno: lo Stato ti restituirà l’intera cifra, o quasi.

Grazie al nuovo rimborso Irpef è possibile approfittare di un ricco bonus destinato ad alcune specifiche categorie di cittadini italiani. Vediamo in che cosa consiste.

Bonus, la nuova misura economica del Governo

Grazie alla nuova dichiarazione dei redditi, attraverso il modello 730 del 2024 si possono inserire delle voci di spesa da portare in detrazione. Questo vuol dire che il contribuente anticipata di tasca propria i soldi necessari a coprire tali spese, ma poi si vede restituire quel denaro dallo Stato. La grande novità è che si potranno portare in detrazione delle voci che prima non erano deducibili, come ad esempio, il canone d’affitto, ma non solo.

Nel modello 730 della dichiarazione dei redditi 2024 compare anche un’altra spesa importante, che tantissimi cittadini italiani e famiglie affrontano ogni anno. Vediamo di che cosa si tratta, chi potrà approfittare del nuovo bonus del Governo, a quanto ammonterà e entro quando è necessario fare richiesta.

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La nuova voce di spesa detraibile con il modello 730 2024

Attraverso il modello 730 del 2024 si potranno portare in detrazione le spese le spese scolastiche, delle quali fanno parte anche quelle della retta universitaria e degli asili nido, della scuola materna, la mensa,  le gite, il canone di affitto per gli studenti fuori sede, le tasse sostenute per ciascun alunno, anche fuori corso. Tutte le spese saranno deducibili per un massimo di 800 euro di spesa per ogni studente. Per scaricare le spese scolastiche occorre compilare la dichiarazione dei redditi, sfruttando il modello 730 precompilato, che è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate dal 30 aprile. Occorre in particolar modo compilare la sezione 1, e le righe da E 8 a E 10, utilizzando il codice 12 per le spese di istruzione diverse da quelle universitarie, il codice 13 per le spese invece legate alla retta universitaria e il codice 33 per le spese sostenute per gli asili nido.

Lo stesso discorso vale per chi utilizza il modello Redditi, nel quale c’è un’apposita sezione, ovvero la sezione 1 del quadro RP. Qui alla riga Rp8 e Rp13 è possibile indicare le proprie spese scolastiche. Non possono essere portate in detrazione le spese sostenute nel 2023, rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali, indicate nella sezione “Rimborsi di beni e servizi non soggetti a tassazione – art. 51 Tuir” della Certificazione Unica, con il codice onere 33.