ISEE da rifare, bonus a rischio: la decisione dello Stato è già attiva | Prendi l’appuntamento o perdi tutto
Fai molta attenzione alla compilazione ISEE, o rischi di perdere i benefici di cui hai goduto fino ad ora.
La decisione del Governo è irrevocabile, e potresti dover dire presto addio a indennità e bonus erogati da parte dello Stato.
Forse dovrai per forza rifare la Dichiarazione Sostitutive Unica: controlla subito se sei in possesso di questo requisito.
Verifica se sei tra coloro che hanno i titoli che sono stati oggetti di modifica normativa, e che dovranno correggere la loro attestazione ISEE, sulla base delle nuove norme, stabilite con la Manovra 2024.
ISEE, che cosa sta cambiando nell’attestazione dei redditi
L’ISEE è il documento che attesta, in modo ufficiale e inequivocabile, i redditi percepiti dai contribuenti italiani, e dunque dall’attestazione ISEE dipende anche la possibilità di avvalersi dei bonus, delle indennità e delle agevolazioni che lo Stato mette a disposizione di alcune precise categorie di cittadini. Chiaramente la ratio delle misure economiche, adottate a sostegno dei cittadini italiani, è quella di offrire un supporto concreto a coloro che sono più svantaggiati, come i disoccupati, le famiglie con figli minori a carico, alcune categorie di cittadini in pensione, i diversamente abili e così via.
Per poter andare incontro alle ridotte possibilità di spesa della fascia di popolazione che ha meno potere d’acquisto, il Governo prevede che a beneficiare dei bonus possano essere solo alcuni cittadini. Questo vuol dire che le agevolazioni sono automaticamente precluse a chi ha una dichiarazione ISEE che attesta un reddito medio o alto. L’attestazione ISEE però ora sta cambiando, vediamo nello specifico che cosa sarà soggetto a sostanziali modifiche.
Chi sarà costretto a rifare la Dichiarazione Sostitutiva Unica
In base alla normativa fiscale vigente in Italia, concorrono a determinare il reddito anche i Titoli di Stato, che, al momento, vanno obbligatoriamente indicati. La Legge Manovra 2024, approvata con la Legge del 30 dicembre 2023 numero 213, però ha stabilito che i titoli di Stato e i prodotti finanziari di raccolta del risparmio, con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato, cioè tutti i buoni postali fruttiferi e tutti i libretti di risparmio postale, non dovranno più essere inseriti ai fini del rilascio dell’attestazione ISEE.
L’attestazione ISEE viene generata presentando la cosiddetta Dichiarazione Sostitutiva Unica, ovvero la DSU. Di conseguenza, prossimamente le famiglie con titoli di Stato in portafoglio o buoni postali fruttiferi e di libretti di risparmio postale, vista la recente e sostanziale modifica della normativa fiscale, saranno costrette a presentare una nuova DSU. Intanto occorre ancora attendere le precisazioni dell’Inps sulle modalità di invio della DSU corretta.