Agenzia dell’Entrate, ora ti può entrare direttamente sul conto corrente: il Governo ha permesso tutto | Lo possono fare se non paghi
La novità annunciata dal Governo sta facendo tremare tutti gli italiani: ecco che cosa potrà fare d’ora in poi l’Agenzia delle Entrate.
Scopriamo che cosa ha dichiarato nelle scorse ore il viceministro dell’Economia italiano Maurizio Leo.
La delega fiscale fa paura ai cittadini, che temono tantissimo per i loro risparmi, accumulati negli anni con lavoro e fatica.
Sta tornando lo spettro del prelievo dai conti correnti bancari da parte dell’Agenzia delle Entrate, non se ne parlava più dai lontani anni ’90.
Agenzia delle Entrate, come l’ente pubblico può accedere ai conti correnti bancari
La notizia delle scorse ore, arrivata direttamente dal Ministero dell’Economia e Finanza, sta già facendo il giro del web e della carta stampata, e il motivo è che l’annuncio ha destato la preoccupazione di tantissime persone che sono intestatarie di un conto corrente bancario in Italia. In altre parole, tutti, o quasi, i cittadini sono allarmati e temono per il destino del denaro, che hanno accumulato onestamente, lavorando per anni.
Ma che cosa sta accadendo, e per quale motivo negli ultimi giorni si è tornati a parlare di prelievo del denaro degli italiani da parte dello Stato? Cerchiamo di fare chiarezza: il prelievo di cui si parla si definisce Prelievo forzoso, e si tratta di un meccanismo che autorizza il Governo ad attingere direttamente alle casse degli italiani. Nel nostro Paese è già accaduto nel 1992, ma vediamo come si è pronunciato in merito il viceministro dell’Economia italiano Maurizio Leo.
Il prelievo forzoso del denaro dei cittadini
Il prelievo forzoso del denaro dei contribuenti avviene quando questi ultimi non provvedono al pagamento delle imposte dovute, e in presenza della cosiddetta delega fiscale, che autorizza il Governo ad attingere dai depositi bancari e postali dei cittadini, nel caso in cui un cittadino non abbia pagato multe e tasse.
Il viceministro Maurizio Leo ha chiarito che non è previsto attualmente alcuna reintroduzione dell’istituto del prelievo forzoso, e che per i contribuenti che non hanno pagato le imposte, a fronte di un accertamento da parte del giudice, o del mancato ricorso da parte dell’evasore, l’Agenzia delle Entrate chiederà il pignoramento presso terzi alla banca del contribuente stesso. In verità la possibilità dello Stato di procedere al pignoramento esiste già, ma da adesso sarà reso più rapido perché il Fisco si potrà avvalere delle procedure e dei sistemi telematici, che consentono di verificare le eventuali disponibilità in conto corrente e le liquidità dei cittadini, depositate presso gli istituti di credito e le banche, in tempo reale.