Olio d’oliva, da luglio il prezzo diminuisce: il Governo spagnolo ha già deciso | IVA azzerata per chi vive qui
Splendide notizie per i consumatori: se vivi in questa zona il prezzo dell’olio di oliva (ma anche di quello di semi) tra pochi giorni crollerà.
L’olio di oliva costituisce uno dei capisaldi della cultura e della tradizione gastronomica italiana, ed è presente, infatti, in innumerevoli preparazioni e manicaretti regionali.
Questo condimento è inoltre noto per le sue proprietà benefiche, in primis la capacità di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari e persino di alcuni tipi di cancro. Ricco di antiossidanti e grassi insaturi, se dosato con moderazione l’olio d’oliva è un valido alleato per il cuore, e il suo gusto verace e intenso regala un tocco in più anche ai piatti più semplici e salutari.
Che si tratti di insaporire una pasta, una fresca insalata estiva, oppure ancora carne e pesce, l’olio d’oliva è un alimento onnipresente nella dieta mediterranea, ma negli ultimi anni il suo prezzo di mercato è decisamente lievitato.
Tali rincari sono legati a diversi fattori: scopriamo di che si tratta nel prossimo paragrafo.
Perché il prezzo dell’olio di oliva è ormai fuori controllo
Negli ultimi anni le Regioni produttrici di olio di oliva sono state flagellate da eventi climatici estremi, dalle siccità alle gelate, e tali fenomeni hanno ridotto la quantità di olive disponibili per la produzione del pregiato condimento.
Inoltre, malattie come la Xylella hanno ammorbato numerosi uliveti, riducendo ulteriormente la produzione, soprattutto in Italia e in Spagna. L’aumento dei costi di produzione, ovvero della coltivazione, della raccolta e della spremitura, si sono gonfiati di pari passo con la crisi martellante, e la crescente domanda ha generato aumenti generalizzati dei prezzi in tutto il modo. Senza calcolare, ovviamente, l’inflazione e i rincari sui prezzi del trasporto, che hanno condotto a un prodotto finito dall’importo decisamente esorbitante. Fortunatamente, però, a partire dal prossimo 1 luglio una particolare regione produttrice ha deciso di eliminare l’IVA dall’olio di oliva e di semi: essi entreranno infatti nella lista dei beni di prima necessità.
La Spagna taglia l’IVA sull’olio di oliva e di semi
Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ansa, il Consiglio dei Ministri spagnolo sarebbe sul punto di approvare l’eliminazione dell’IVA dal prezzo dell’olio di oliva e di semi, in quanto entrambi gli alimenti saranno inseriti nei beni di prima necessità, come il pane, la frutta o le uova.
La misura punta a proteggere e a incentivare il consumo dell’olio di oliva, peraltro fiore all’occhiello di regioni come l’Andalusia, e di renderlo più fruibile, dopo i recenti rincari che hanno sfiorato un +13% all’inizio del 2024.