Meloni dopo le elezioni europee peggiora la situazione| La nuova falla che ti ruba migliaia di euro se abiti in questa città: puoi dire addio ai risparmi di una vita
Un altro problema venuto a galla dopo le Europee: non avrai più nulla nel tuo conto in banca per questa spesa raddoppiata.
Nonostante le innumerevoli agevolazioni per gli italiani, nate insieme all’inizio di questo 2024, stiamo assistendo anche a delle batoste imperdonabili. Si sta avvicinando la data di scadenza dell’acconto dell’IMU, fissata per il 17 giugno, ma i calcoli sull’imposta sono stati già effettuati.
Parliamo dell’imposta da pagare per tutti i proprietari di immobili. La mazzata però riguarda le seconde case: secondo quanto riferito dalla Uil, l’imposta avrà una media di 1022 euro, ma ci saranno importanti differenze tra le varie regioni d’Italia, addirittura da città a città.
Secondo quanto riportato dal Rapporto Imu 2024, i costi aumenteranno soprattutto nelle città del Centro Italia. A seguire, troveremo un rincaro nelle regioni settentrionali, mentre al Sud e nelle Isole l’onere fiscale rimarrà inferiore.
Ad avere il primato sarà la Capitale, specialmente per quanto riguarda le seconde case. A seguire troviamo Siena e Padova, mentre il capoluogo meno caro risulta essere Catanzaro. Andiamo a scoprire meglio i dettagli di questa situazione.
La proposta della Uil
Secondo quanto riportato dal Rapporto Imu, risultano esserci notevoli differenza tra le diverse città. Il sindacato Uil infatti ha proposto di mettere in atto una riforma strutturale del catasto, col fine di garantire una tassazione più equa. Vera Buonuomo, segretaria confederale Uil, ha spiegato: “Questa riforma […] è fondamentale per correggere gli squilibri attuali e va realizzata assicurando che non si traduca in un aumento del carico fiscale complessivo generalizzato, ma piuttosto sia finalizzata a una redistribuzione più giusta delle imposte sugli immobili“.
Tutti i proprietari di immobili, terreni e fabbricati sono tenuti a pagare l’imposta, ma anche se si è titolare del diritto reale di usufrutto. E’ confermato però che per quest’anno verranno esonerate le abitazioni principali che non rientrano nella categoria “di lusso”, insieme a quelle date in comodato d’uso gratuito.
Le agevolazioni
Ricordiamo che l’Imu è una tassa da pagare in due rate, basandosi su calcoli dell’anno precedente a quello di riferimento. E’ possibile utilizzare l’aliquota dell’anno in corso, ma pagando tutto in un’unica soluzione entro il 17 giugno. Se si decide di dividere l’importo, bisognerà versare la seconda rata entro il 16 dicembre. Non tutti sono tenuti a pagare l’imposta per intero.
Tra le agevolazioni troviamo quella al 50% per i fabbricati di interesse artistico o storico (solo se sono stati dichiarati inagibili), per gli immobili in comodato d’uso gratuito e quelli dei pensionati italiani che vivono all’estero, iscritti all’Aire. Invece è stato bloccato completamente il pagamento dell’Imu per gli immobili occupati in maniera abusiva, garantendo ai proprietari la possibilità di richiedere il rimborso sui pagamenti passati.