Attenzione per la tua auto: rischi il fermo amministrativo per una piccola distrazione. Ecco cosa ha deciso lo Stato.
Quasi tutti i cittadini italiani possiedono un’auto per le proprie necessità. C’è chi la utilizza prettamente per recarsi a lavoro, chi invece preferisce andare a lavoro in bici e utilizza l’auto per affrontare lunghi viaggi. Insomma, ognuno sceglie la tipologia di veicolo più adatto alle proprie esigenze di vita.
Il problema legato a questi mezzi, è la grande quantità di spese da affrontare giornalmente e periodicamente. Oltre al carburante e alla manutenzione, ci sono tutte le spese “burocratiche”, come appunto l’assicurazione, la revisione e il bollo auto.
Se tali pagamenti non vengono effettuati, risulta vietato circolare con la propria automobile. Inoltre, se la revisione porta a constatare alcune anomalie nel veicolo, diventa necessario affrontare altre spese per poter mettere “a norma” l’utilitaria e ripetere la procedura della revisione.
Un mezzo non assicurato non può circolare liberamente, e non può neanche sostare per strada. Si rischia un’ingente multa da saldare, oltre a dover pagare l’assicurazione. Per il bollo la questione è ben diversa: se si circola con un’auto senza bollo pagato, non ci sono grosse conseguenze, ma a lungo andare si va incontro a rischi molto gravi.
Nel momento in cui un posto di blocco ferma un’automobile senza il bollo pagato, non si rischia né una multa né il sequestro del mezzo. L’unica conseguenza sono le sanzioni pecuniarie. Infatti se il bollo viene pagato in ritardo, si aggiunge una morosità sulla cifra iniziale. Diventa fondamentale prestare attenzione, perché sono previste gravi conseguenze per coloro che hanno preso il mancato pagamento come un’abitudine.
Infatti il rischio subentra se la somma dei bolli non pagati viene iscritta a ruolo, ovvero dopo il terzo anno di mancato pagamento (precisamente dopo il 31 dicembre del terzo anno successivo a quello in cui doveva essere versato). In questo caso ciascuna Regione iscrive a ruolo la cifra non versata. Questo comporta l’arrivo di una cartella esattoriale al proprietario dell’auto: se non saldata in tempo, si rischia il fermo amministrativo del veicolo. Una volta saldato il debito, la procedura viene cancellata. E se non si procede al pagamento?
Nel momento in cui il bollo non viene pagato per tre anni consecutivi e il debito della cartella esattoriale non viene saldato, si rischia una conseguenza ben più grave. Il veicolo viene cancellato dagli archivi del Pra, oltre al ritiro della targa e della carta di circolazione. Tale provvedimento è sconosciuto a molti, ma lo troviamo nell’articolo 96 del Codice della strada.
Secondo l’articolo 96, questa procedura non è applicata d’ufficio, ma dipende sempre dalle procedure attuate dalle singole Regioni. La cancellazione del mezzo dagli archivi del Pra a seguito del mancato pagamento del bollo, avviene solo nel caso in cui sia la regione di residenza a decidere di attuare tale procedura.