I prezzi della benzina sono sempre più alti e non te ne capaciti: ecco la verità che nessuno ha mai voluto raccontarti su questo mercato.
Ormai è risaputo che i prezzi della benzina e del gasolio oscillano sempre, ma spesso toccano cifre inaccettabili. Fare un pieno alla propria auto oggi risulta essere un vero e proprio salasso, tanto che l’argomento è oggetto di dibattito politico ed economico da anni.
Questa situazione è la conseguenza dell’inflazione e della crisi energetica, che hanno colpito maggiormente il settore dell’energia e soprattutto quello dei trasporti. Non solo le aziende si trovano in difficoltà, ma anche i privati che devono muoversi con i propri veicoli, che si trovano spesso a fare rinunce e sacrifici a causa dell’aumento dei costi del carburante.
Si tratta di un dibattito che coinvolge principalmente gli economisti e coloro che lavorano in questo settore, ma non solo. Si stanno interessando anche tutti quelli che hanno intenzione di cercare o cambiare lavoro, e sono interessati a saperne di più.
Forse cambiando prospettiva diventa possibile non spendere più migliaia di euro all’anno per la benzina, ma potrebbe diventare possibile guadagnarci qualcosa. Quanto guadagna un distributore di carburante e cosa bisogna fare per poterne aprire uno? Andiamo a scoprirlo insieme.
Stiamo parlando di una professione decisamente utile, molto dinamica ed importante per tutti coloro che hanno necessità di fare rifornimento ma non vogliono scendere dall’auto o non hanno dimestichezza con i distributori. Possiamo affermare che lo stipendio di questa figura lavorativa può variare a seconda dell’esperienza.
Si può partire da un minimo di 870 euro al mese fino ad arrivare a 1570 euro mensili se si svolge questo impiego da più anni come dipendente. In alternativa, un benzinaio potrebbe essere il proprietario di un distributore di carburante. A questo punto la situazione è ben diversa da quella illustrata prima, perché gli incassi variano a seconda della quantità di diesel o benzina che si vende mensilmente, andando a guadagnare circa il 10% del prezzo a cui viene acquistato il carburante.
Prima di tutto, sarà necessario scegliere il luogo dove far costruire il distributore, seguendo il piano regolatore del Comune. A questo punto andrà richiesta la licenza petrolifera e quella per la vendita dei carburanti dopo che il Comune e i Vigili del Fuoco approveranno il progetto. Successivamente l’Asl effettuerà le verifiche opportune per l’installazione elettrica. Tutte queste procedure portano via un anno di tempo.
Inoltre bisogna considerare l’investimento iniziale, che può variare a seconda delle spese delle licenze, dei costi di costruzione, delle spese per acquistare le attrezzature e i mobili destinati all’area amministrativa, aggiungendo l’allaccio delle utenze. Parliamo di una cifra che si aggira intorno ai 500.000 euro totali. Ovviamente installare delle pompe self service permetterà anche di ridurre i costi del personale e abbassare i costi della gestione.