‘Ti sei risparmiato il condominio per una vita, adesso BASTA’ | Migliaia di italiani rischiano lo sfratto: il comunicato è ufficiale ed è solo colpa tua
Attenzione alle spese condominiali: la stretta sui furbetti rischia di costare grosso a milioni di italiani, è pioggia di azioni legali.
Chi non ha la fortuna di ereditare una casa di proprietà, oppure non se la sente di comprarne una grazie al relativo mutuo, deve accontentarsi di monolocali, bilocali, trilocali o villette a schiera in affitto.
In tal senso, è anche possibile affittare un appartamento all’interno di un contesto già abitato, ovvero dentro un condominio.
Tale soluzione consente di godere di alcune agevolazioni, come un fitto vicinato (si spera amichevole) oppure la possibilità di usufruire dell’ascensore e di un portone comune che garantisce una doppia sicurezza domestica. Per non parlare dei cancelli automatizzati o della pulizia delle scale, solitamente tirate a lucido da un lavoratore esterno.
Questi costi, però, devono essere ammortizzati, e ogni inquilino è tenuto a corrispondere una somma per la copertura delle spese condominiali. Cosa accade, però, se l’inquilino si rifiuta di pagarle? Ecco cosa prevede la nuova stretta.
Spese condominiali: stop ai furbetti
Come anticipato, tutti gli occupanti del condominio sono tenuti a pagare le spese di normale amministrazione e i consumi dell’immobile, ma cosa accade se uno di essi si rivela moroso? In questo caso, la responsabilità del pagamento ricade sul locatore, ovvero sul proprietario dell’immobile in affitto.
Alcuni contratti di locazione, infatti, prevedono che sia il proprietario stesso ad anticipare le spese condominiali, e sarà poi cura dell’affittuario saldare quanto dovuto. Se quest’ultimo si rifiuta di conferire la somma, il locatore dovrà comunque pagare la sua quota di spese condominiali, nonostante non abbia usufruito dei servigi del condominio. Egli ha però la facoltà di rivalersi sull’inquilino inadempiente a livello legale: ecco cosa prevede la normativa.
Cosa succede se l’inquilino non salda le spese condominiali
Se un proprietario non paga le relative spese condominiali, l’amministratore dello stabile può avviare alcune azioni legali, purché siano trascorsi non più di 6 mesi dalla chiusura di bilancio dell’esercizio. Dopo la richiesta informale e il sollecito bonario, l’Amministratore può far emettere un decreto ingiuntivo per il recupero della somma.
Se nemmeno questa misura estrema sortisce effetto, il proprietario moroso può essere sottoposto al pignoramento dei propri beni, salvo poi rivalersi sull’inquilino moroso. In casi estremi, egli può persino propendere per lo sfratto: attenzione, dunque, a saldare puntualmente le spese condominiali. Nelle situazioni più drastiche, infatti, si rischia di finire letteralmente in mezzo a una strada!