Un’azienda che manda la popolazione al verde: migliaia di italiani non possono arrivare a fine mese. Ecco cosa sta accadendo.
Sempre più italiani stano vivendo un grande disagio economico. Si tratta di un periodo storico abbastanza complesso, dal quale l’Italia e il resto del mondo ne stanno uscendo a fatica. A partire dalla pandemia del Covid-19, la situazione economica mondiale ha avuto un rallentamento notevole.
In più, il conflitto dell’Europa dell’est ha reso lo scenario più problematico di quello che era. Guardando nel nostro Paese, basta osservare le realtà lavorative delle singole città per accorgersi che sbarcare il lunario sta diventando sempre più complicato.
E’ uno degli argomenti più affrontati di questi ultimi anni: gli attuali stipendi non sono sufficienti a condurre una vita dignitosa, permettendosi anche qualche vacanza o esaudendo i propri desideri. Per creare una famiglia, sono necessari almeno due stipendi per poter affrontare quasi tutte le spese.
Se poi a peggiorare la situazione ci si mettono anche le aziende, diventa tutto molto più complicato. Alcune di queste riescono a creare quasi dipendenza per gli acquisti, portando migliaia di italiani a trovarsi sul lastrico a causa di spese folli che non si è in grado di affrontare.
Da anni ormai va di moda acquistare tramite i siti internet e le app. E’ comodo, pratico, rapido. Gli articoli arrivano direttamente a casa, e se non si è contenti è possibile fare il reso. Una delle piattaforme più utilizzate e conosciute è Temu, sito cinese che vende un’infinità di articoli di vario genere, dall’abbigliamento ai piccoli elettrodomestici. La caratteristica principale dell’azienda è quella di avere prezzi stracciatissimi. Inoltre riesce ad essere sempre presente nella vita di tutti gli utenti grazie alla continua pubblicità sui social.
Dietro i prezzi molto bassi però, si nasconde una realtà poco piacevole. La qualità dei prodotti è sicuramente discutibile, e questo diventa un rischio per i consumatori. Infatti la produzione degli articoli di Temu spesso non rispetta le normative dell’Unione Europea, dato confermato da un test di Altroconsumo condotto nel 2023, che ha confermato che il sito presenta numerose lacune per quanto riguarda la trasparenza e conformità alle normative UE, per non parlare anche della totale assenza degli operatori telefonici.
Secondo quanto emerso dalla ricerca di Altroconsumo, molti prodotti analizzati non solo presentavano una qualità molto bassa di materiali, ma non rispettavano le norme vigenti. Infatti manca spesso la marcatura CE, o si tratta di prodotti contraffatti. Anche per i cosmetici si è presentata una situazione analoga: molti di questi infatti non riportavano la composizione completa o i numeri di lotto, insieme ai contatti del produttore.
Inoltre l’e-commerce è molto criticato per la gestione dei dati dei clienti. Il sistema non richiede alcuna password durante la fase di registrazione, e manda in continuazione mail pubblicitarie. Sono tutti campanelli d’allarme: ecco perché è meglio optare per piattaforme di acquisti online più sicure.