Pesticidi e sostanze chimiche rendono l’assunzione di alcune verdure davvero pericolosa: questi sono gli ortaggi più contaminati in assoluto.
Ogni giorno sulla nostra tavola arrivano numerosi ortaggi e vari alimenti che purtroppo sono stati trattati con pesticidi di ogni genere durante la loro produzione. Tutti i prodotti che dovrebbero essere “naturali”, presentano tracce di questi trattamenti chimici.
Non è esclusa la frutta, ma anche il miele a volte presenta tracce di sostanze nocive. Lo afferma un report del sito GreenMe.it, che ha riportato i dati e i numeri di l’interessante dossier Stop pesticidi nel piatto, portato avanti in collaborazione tra Legambiente e Alce Nero.
Lo studio riporta i dati della maggior parte delle produzioni alimentari d’Italia, rivelando alcuni dato davvero sconcertanti. Come gli anni precedenti, la frutta si è rivelata la produzione più colpita dalla presenza dei pesticidi, mentre per la verdura è stato appurato che qualche campione era completamente biologico.
Tra tutte le tipologie di verdura, il 68,55% dei campioni analizzati non contiene la presenza di pesticidi, mentre per i prodotti di origine animale, parliamo si una percentuale dell’88,17% dei prodotti che non presenza sostanze nocive.
Lo studio, condotto nel 2022, ha analizzato ben 6085 alimenti provenienti da agricoltura convenzionale e biologica, comprendendo anche i generi alimentari di verdura, frutta e altri prodotti trasformati. Sul campione di alimenti provenienti da agricoltura convenzionale (5940 elementi), è risultata una percentuale molto bassa di alimenti irregolari, pari all’1,62%.
In questa categoria sono compresi i prodotti in cui è stato verificato il superamento del Limite Massimo di Residuo (LMR), e quelli in cui è stata appurata di una qualsiasi sostanza non ammessa per la matrice in analisi, ma anche la presenza di un fitofarmaco ritirato dal mercato. Il 59,18% dei campioni risulta senza pesticidi. Tutti gli altri invece hanno mostrato la presenza di tracce di fitofarmaci, con una percentuale di multiresiduo del 23,54% e di monoresiduo pari al 15,67%.
Anche se la verdura è risultata come la categoria con la presenza di una minor percentuale di pesticidi, alcuni ortaggi sono decisamente da tenere sotto controllo. Tra questi quelli più contaminati sono i peperoni, con una percentuale di prodotti con pesticidi pari al 53,85%. Al secondo posto troviamo le insalate e i pomodori (entrambi al 53,14%), ed infine gli ortaggi da foglia come bietole, spinaci e cavoli (38,12%).
Per quanto riguarda gli alimenti trasformati invece il report ha appurato una percentuale molto bassa di irregolarità (0,67%). La percentuale con residui è pari al 36,22%, in cui rientrano i cereali integrali trasformati e il vino, rispettivamente con il 71,21% e il 50,85%.