Scade il contratto e bisogna lasciare la casa: l’inquilino deve dare una rinfrescata ai muri o no? Andiamo a capire cosa bisogna fare.
Il contratto di locazione è terminato. Hai sgomberato la casa e hai restituito le chiavi al proprietario, quest’ultimo ha notato che le pareti non sono più bianche come il giorno in cui sei entrato in casa. I muri presentano macchie, segni, perfino dei buchi per quadri e mensole che sono stati aggiunti dall’inquilino.
A quel punto potrebbe chiederti di imbiancare le pareti per lasciare la casa come te l’aveva consegnata il primo giorno. Che fare in questo caso? L’inquilino è obbligato a procedere con la ritinteggiatura dei muri o può evitare questa spesa, soprattutto se il contratto di locazione non prevede questa operazione?
In teoria, colui che ha vissuto nell’immobile, non è tenuto a pagare le spese per ripristinare l’appartamento se i danni presenti sono dovuti all’usura della quotidianità. Nel caso in cui invece ci siano problemi legati alla negligenza del locatario, in quel caso è bene provvedere al ripristino dei beni danneggiati.
La legge però non prevede l’obbligo di imbiancare le pareti una volta lasciata la casa, ma se i danni alle pareti compromettono la funzionalità dell’immobile, allora il proprietario di casa potrebbe richiedere degli interventi di ristrutturazione da parte del locatario, che provvederà anche alla pitturazione delle pareti.
L’inquilino ha l’obbligo di lasciare la casa nelle stesse condizioni in cui gli è stata affidata, tralasciando ovviamente l’usura dovuta alla quotidianità. Perciò tutti i danni dovuti all’usura dei beni a causa del normale utilizzo, saranno a carico del locatore, mentre quelli causati dalla non curanza verranno risarciti dall’inquilino.
Per esempio, sarà il proprietario di casa a sostituire le corde delle persiane ormai usurate dall’utilizzo, o il rinnovo della moquette ormai consumata per il quotidiano calpestio. Se invece il danno riguarda lo scaldabagno, sarà sempre il locatore a doverlo sostituire se si tratta di un impianto obsoleto, mentre la spesa riguarderà l’inquilino se è stato danneggiato a causa di un cattivo utilizzo. Ma per le pareti qual è la risposta definitiva?
Quando si lascia una casa, solitamente è quasi sempre necessario provvedere alla pitturazione delle pareti, dato che sicuramente presentano delle imperfezioni. Questo è assolutamente normale, dato che si tratta dell’usura dovuta alla quotidianità. Anche i fori sul muro per appendere i quadri possono essere considerati parte della quotidianità, dato che quasi tutte le abitazioni vengono abbellite da dipinti e quadri sulle pareti. In questa situazione perciò la tinteggiatura e la stuccatura delle pareti potrebbe rientrare nelle spese di manutenzione a carico del proprietario di casa, il quale non può pretendere che tale spesa ricada sul locatario.
Perciò, se non è specificato nel contratto, l’inquilino non è obbligato ad imbiancare i muri, e il proprietario di casa deve consegnargli la cauzione trattenuta all’inizio del contratto. Invece se viene già specificato nel contratto di locazione, l’inquilino avrà l’obbligo di imbiancare le pareti prima di lasciare casa. Secondo la legge, il proprietario di casa potrà trattenere la cauzione per rientrare nelle spese di risarcimento dei danni dell’immobile, fino a quando il giudice non stabilirà la loro entità.