Conto corrente, rischi un controllo fiscale anche senza autorizzazione: possono ‘rubarti’ un sacco di soldi
Se non sei in regola con il fisco fai attenzione, potrebbero eseguire delle verifiche sul tuo conto corrente anche senza autorizzazione. Di cosa si tratta.
I controlli del fisco e della guardia di finanza si sa, rischiano di mettere sempre in allarme i contribuenti, anche nei casi in cui questi ultimi non abbiano nulla da temere e da oggi queste paure potrebbero diventare ancora più grandi, vista la storica pronuncia della corte di cassazione.
Negli scorsi giorni, infatti, è arrivata un’importante sentenza per quanto riguarda i controlli che possono essere effettuati dalla guardia di finanza sui conti correnti dei cittadini, la cui difesa rischia di essere sempre più limitata.
Stando a quanto stabilito dalla corte di cassazione, infatti, la guardia di finanza ha la possibilità di di effettuare dei controlli sui sconti correnti dei conti brunenti anche in assenza di un’autorizzazione, che ha solo finalità organizzative.
Ciò significa che gli agenti possono effettuare indagini sui contribuenti e sui loro conti correnti, anche in assenza di autorizzazione, specificando che ciò non va ad inficiare i provvedimenti penali in merito.
La validità delle indagini sui conti correnti senza autorizzazione
In molti probabilmente non ne sono ancora a conoscenza, ma l’ordinanza numero 4853 del 23 febbraio 204, ha stabilito che gli organi competenti e in particolare la guardia di finanza possono chiedere di controllare i conti correnti dei contribuenti anche in assenza di una autorizzazione ottenuta in precedenza.
Le indagini svolte in tal senso, perciò, sono da considerarsi valide, così come i provvedimenti penali maturati dagli organi in questione nei confronti degli evasori. Uno degli strumenti più importanti utilizzati dalla guardia di finanza per contrastare l’evasione e l’elusione fiscale è infatti il controllo dei conti correnti dei cittadini.
Cade l’obbligo di allegazione della motivazione dei controlli sui conti correnti
L’ordinanza emanata dalla corte di cassazione in merito ai controlli suo conti correnti dei contribuenti eseguiti dalla guardia di finanza ha aperto nuovi orizzonti giuridici e messo in allarme i contribuenti.
Tale ordinanza ha stabilito non solo che non è più necessaria alcuna autorizzazione per procedere ai controlli sui conti correnti, in quanto essa costituisce solo uno strumento utile a fini organizzativi, ma non è più necessaria nemmeno l’allegazione della motivazione per cui questi controlli vengono eseguiti, dal momento che la loro validità non verrà comunque messa in discussione.