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Pensione, finalmente la svolta: ecco come ricevere subito 2000 euro sul conto | Corri subito in Agenzia

Pensione – Interno18.it (Fonte Depositphotos)

Finalmente buone notizie per i contribuenti italiani: da oggi è possibile richiedere alcune maggiorazioni sull’importo della pensione.

Da alcuni anni le fasce sociali meno abbienti della popolazione vivono un periodo di intensa sofferenza, eventualità legata non solo al carovita, ma anche all’inflazione derivante dai recenti scombussolamenti geopolitici nel mondo.

Sempre più italiani vivono al di sotto della soglia di povertà, e tra i cittadini più in difficoltà spiccano senza dubbio i pensionati, molto spesso costretti a sopravvivere con il solo importo dell’assegno sociale, ovvero la cosiddetta pensione minima.

Fortunatamente, il Governo ha messo a loro disposizione la possibilità di richiedere alcuni Bonus che potrebbero gonfiare notevolmente la cifra del vitalizio mensile, purché siano in grado di soddisfare alcuni requisiti essenziali.

Grazie a queste maggiorazioni, la pensione minima di 598,61 euro potrebbe raggiungere con facilità la somma record di 2.000 euro mensili: ecco chi può fare richiesta.

Pensione minima e le maggiorazioni previste dall’ordinamento

Il primo requisito da soddisfare riguarda, ovviamente, l’importo della pensione del richiedente. Egli deve infatti percepire l’assegno sociale, pari a 598,61 euro, cifra che può essere aumentata di 25,86 euro se appartiene alla fascia d’età 60-64 anni. Tale maggiorazione, poi, aumenta gradualmente fino al compimento dei 69 anni di vita, momento in cui il pensionato arriverà a percepire 82,64 euro extra, ovvero 681,25 euro totali.

Inoltre, se il pensionato ha alle spalle almeno 25 anni di contributi lavorativi regolarmente versati, la pensione aumenta ulteriormente di 136,44 euro al mese, segnando un aumento annuo di 1.617 euro. È importante rilevare, però, che queste maggiorazioni non avvengono in modo automatico: il pensionato deve infatti effettuare una espressa richiesta all’INPS. Vi è però una buona notizia: qualora il richiedente non abbia approfittato delle maggiorazioni negli anni precedenti, egli può percepire gli arretrati degli ultimi 5 direttamente dall’Istituto di Previdenza Sociale.

Coppia di pensionati felici e rilassati sul divano- Interno18.it (Fonte Depositphotos)

La quattordicesima di luglio

Infine, esiste anche la possibilità – sempre riservata ai percettori di pensione minima – di beneficiare di un versamento ulteriore nel mese di luglio, la cosiddetta quattordicesima.

Il richiedente, però, deve aver compiuto i 65 anni di età e ricevere un trattamento pensionistico che non superi il doppio dell’assegno sociale. Tale accredito varia a seconda delle pensione percepita, e aumenta quanto più il vitalizio è basso. L’importo massimo raggiungibile con la quattordicesima, in ogni caso, è pari a 655 euro. La maggiorazione, a differenza delle precedenti, scatta in automatico, e viene calcolata dall’INPS stessa al raggiungimento dei parametri succitati.