Attenzione al prosciutto che consumi ogni giorno perché potrebbe essere pericoloso: ecco qual è quello che potrebbe causare gravi conseguenze.
Il prosciutto cotto è uno degli alimenti più consumati al mondo: sempre presente sulla tavola degli italiani, è un cibo molto amato dai bambini per il suo sapore delicato, soprattutto se è di alta qualità. Ma sappiamo davvero come viene prodotto?
Il Salvagente ha condotto un test per scoprire quale sia il peggior prosciutto cotto in commercio. Questo sondaggio ha rivelato il lato oscuro delle aziende che producono questo alimento, soprattutto quelle che vantano la produzione del prosciutto di “alta qualità”.
Sono stati esaminati ben 8 marchi per capire quale sia quello più nocivo per la salute. Nell’indagine non è stata preso in considerazione il fattore del benessere animale (nonostante sia importante da tenere in considerazione), ma solo la qualità del prodotto finale.
I marchi di prosciutto analizzati sono Beretta, Casa Modena, Citterio, Ferrarini, Negroni, Parmacotto, Rovagnati e Vismara, i brand più venduti in Italia. Andiamo a scoprire insieme qual è il prosciutto cotto peggiore in commercio.
Solitamente un prosciutto cotto è prodotto con la coscia di suino, il sale, gli aromi e alcuni additivi, tra cui il nitrito di sodio aggiunto come conservante, e l’ascorbato di sodio, che funge da antiossidante. Alcuni marchi di alta qualità spesso aggiungono anche zucchero e fruttosio. Il dibattito più importante è quello che riguarda l’utilizzo dei nitriti nella produzione del prosciutto cotto.
La presenza di questi ingredienti promuove la formazione di nitrosammine, che potrebbero essere cancerogene nel momento in cui i nitriti reagiscono con le ammine della carne. L’EFSA ha stabilito che i livelli dei nitriti non devono superare i 0,07 mg/kg di peso corporeo per giorno per non risultare dannosi. Anche il glutammato aggiunto potrebbe rivelarsi tossico, e il limite da non superare è di 30 mg/kg di peso corporeo. Anche se i produttori ci tengono a precisare che il loro prosciutto è prodotto senza zuccheri, glutine, lattosio o glutammato aggiunto, rimane comunque un cibo dannoso, soprattutto per i bambini.
Il “decreto Salumi”, ha stabilito che un prosciutto cotto di alta qualità si differenzia dal classico prosciutto cotto o da quello “scelto” sia per il taglio sia per la percentuale di umidità su prodotto sgrassato e deadditivato (Upsd): nell’alta qualità deve essere inferiore o uguale a 76,5. Nel prosciutto di alta qualità è concessa l’aggiunta anche di vino, zucchero, lattosio, fruttosio, acido ascorbico ed eritorbico, cloruro di potassio e spezie.
Il test svolto da Il Salvagente ha decretato che i peggiori prosciutti prodotti in Italia sono il Ferrarini e il Vismara I VISMARISSIMI, che contengono entrambi nitrito di sodio, glutammato monosodico e saccarosio, ingredienti nocivi per la salute del nostro organismo.