Truffa call center, non dare mai questa informazione su di te: ti svuotano il conto corrente e non ti rimarrà che piangere
Se un numero anonimo ti chiama in maniera insistente, presta attenzione: potrebbero essere call center pronti a tenderti una trappola.
Molti si noi sono soliti ricevere numerose chiamate al giorno da numero sconosciuti. Quando si risponde, si scopre che si tratta nella maggior parte dei casi di call center che provano a contattarci in tutti i modi.
Queste telefonate possono diventare alquanto moleste, e nonostante le soluzioni per arginare il problema, le chiamate non tendono a diminuire. In questo modo risulta molto più difficile capire se si tratta di importanti proposte commerciali oppure sono finti call center pronti a tendere una trappola.
Non sempre si tratta di telefonate con scopi di vendita e professionali. Molte volte le intenzioni non sono buone, e l’obiettivo è quello di impossessarsi dei dati sensibili del povero malcapitato.
Se capita di intraprendere un discorso con un operatore di un call center, non bisogna mai fornire alcune preziosissime informazioni che potrebbero farci finire in guai seri, stipulando contratti non voluti o spesso svuotando l’intero conto.
Cosa non dire assolutamente agli operatori dei call center
Prima di ogni cosa non riferire assolutamente nome e cognome. Se l’operatore non conosce il tuo nome, chiudi immediatamente la chiamata. Infatti molti truffatori mietono vittime con qualsiasi numero che riescono a recuperare. Se per esempio dovessero chiederti di cambiare operatore ma non sanno il tuo nome, non hanno il diritto di telefonarti.
È importante inoltre proteggere il tuo codice cliente. Ne esiste uno per ogni contratto firmato, che sia del telefono, della luce e del gas. Se l’operatore appartiene alla compagnia, lo conosce già. Dire il codice potrebbe permettere al malintenzionato di risalire ad altri dati sensibili e capire effettivamente la tariffa che paghi, convincendoti che la loro offerta sia più conveniente.
Dati personali da non rivelare
Ricorda di non fornire mai il tuo codice fiscale e il tuo IBAN. Con il primo, è molto facile risalire a nome, cognome, data e luogo di nascita. In alcune condizioni particolari, è possibile che sia richiesto il CF, ma solo per contratti importanti. Se ti viene chiesto per telefono, non fidarti assolutamente. Non devi neanche fornire dati della tua carta di credito, perché tramite questi si potrebbe risalire ugualmente ad altre informazioni.
Altro dettaglio fondamentale: non dire mai “sì” per telefono. Esiste da tempo “La truffa del sì”, dove gli operatori malintenzionati registrano questa parola per dimostrare che l’utente abbia accettato l’accordo. Fortunatamente i telefoni hanno la possibilità di contrassegnare alcuni numeri come spam, ma l’intuito è l’arma per proteggersi al meglio. In poche parole, quando ci si trova a rispondere ad un call center, è meglio parlare il meno possibile e cercare di riattaccare quanto prima.