Pensioni di Aprile, l’aumento finalmente è concreto: la comunicazione dell’INPS è arrivata quasi a tutti
Il prossimo mese porta con sé delle importanti novità: l’aumento per le pensioni è finalmente arrivato. ecco di cosa si tratta.
Quest’anno è ricco di novità e di agevolazioni per il popolo italiano: lo scorso 20 marzo l’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha pubblicato l’avviso che annuncia la conferma del cedolino delle pensioni per il mese di aprile 2024.
Adesso tutti i pensionati hanno la possibilità di visionare personalmente gli importi e controllare tutte le altre voci come le trattenute fiscali, addizionali Irpef, conguagli e le varie tassazioni, tutto comodamente tramite il telefono cellulare.
Infatti per consultare il cedolino della pensione aprile 2024 basterà essere muniti di un Personal Computer o uno smartphone, e una rete internet. Bisognerà accedere all’apposita area dedicata alle pensioni sul sito internet dell’Inps.
Serviranno le credenziali Spid (ovvero quelle dell’identità digitale) oppure quelle Cie (Carta d’Identità elettronica). In alternativa basteranno le credenziali Cns (quelli della tessera sanitaria). La pensione verrà erogata con un giorno di ritardo, ovvero il 2 aprile, dato che il 1° aprile è il Lunedi dell’Angelo.
Cosa è possibile fare con il servizio
Adesso è più semplice confrontare l’ultimo cedolino con quelli precedenti, tramite il comodissimo servizio online. E’ anche possibile scaricare il cedolino, visualizzare l’elenco prospetti di liquidazione (ovvero Modelli TE08), si possono gestire le deleghe sindacali e consultare tutte le comunicazioni rivolte al pensionato.
Si può anche recuperare la Certificazione Unica e avere un duplicato del libretto di pensione. C’è la possibilità di controllare i conguagli IRPEF, effettuare la Cessione del Quinto ed infine controllare il Bonus quattordicesima e bonus 154 euro. Ma la novità più importante è un aumento non indifferente delle pensioni, grazie alla diminuzione della percentuale delle aliquote.
L’aumento delle pensioni
Adesso le nuove aliquote sono al 23% per redditi fino a 28.000 euro, al 35% da 28.000 euro fino a 50.000 euro e al 43% oltre 50.000 euro. In un esempio partico: un pensionato che percepisce 1.400 euro lordi mensili avrà un aumento mensile di 5 euro rispetto alla tassazione dell’Irpef. Invece un ex lavoratore che ha una pensione di 2.153 euro lordi mensili (ovvero 28.000 euro lordi annui) avrà un aumento mensile di 20 euro.
Nella comunicazione pubblicata dall’Inps è specificato: “A fine anno 2023 è stato effettuato il ricalcolo a consuntivo delle ritenute erariali applicate nel corso del medesimo anno di imposta sulla base dell’ammontare complessivo delle sole prestazioni pensionistiche erogate dall’Inps. […] Se nel corso del 2023 sulla pensione sono state applicate mensilmente ritenute erariali in misura inferiore a quanto dovuto su base annua, l’Inps ha provveduto a recuperare le differenze a debito sulle rate di pensione di gennaio e di febbraio 2024, trattenendo il debito anche fino alla capienza totale dell’importo del rateo pensionistico in pagamento“.