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Novità sul taglio delle aliquote sugli stipendi: più soldi in più per questi lavoratori
Uno dei principali problemi che affliggono gli italiani in questi anni è quello delle tasse e, in generale, delle spese. L’inflazione va infatti crescendo e questo non va a pari passo con un aumento degli stipendi: a fronte di entrate sempre uguali a sé stesse, le uscite salgono e questo causa un impoverimento generale della popolazione.
Sono infatti saliti i prezzi di mutui e affitti, nonché della spesa di tutti i giorni e dei carburanti per l’auto, per non parlare delle bollette stratosferiche di questi ultimi mesi. Da non dimenticare, poi, il costo dei servizi per la famiglia come quello dell’asilo nido, le cui rette sono spesso dei veri salassi.
In un panorama come questo, il governo ha deciso di aiutare le famiglie più bisognose mediante un aumento degli stipendi canalizzato nel taglio delle aliquote, quindi delle tasse ad essi applicate. Nel 2024 c’è stato un primo passo ma, secondo quanto riferito dal viceministro dell’Economia Vincenzo Leo, la volontà è quella di proseguire su questa strada.
Il taglio delle aliquote nel 2024
Nel 2024 il governo ha lavorato al taglio delle aliquote mediante un abbassamento da 4 a 3 percentuali. A seconda dello scaglione di appartenenza, quindi, c’è stato un miglioramento più o meno evidente. La differenza maggiore l’h avuta chi ha un ISEE compreso da 15mila a 28mila euro: se, nel 2023, le aliquote per questa fascia erano del 25%, nel 2024 sono invece del 23%.
Rimangono invariate, invece, le percentuali del 23% per chi ha un ISEE fino a 15mila euro, del 35% per chi si attesta tra i 28mila e i 50mila e infine del 43% per chi supera i 50mila euro. I risparmi maggiori, quindi, si avvertiranno per le persone nella fascia tra i 30mila e i 50mila: il risparmio annuo sarà di circa 260 euro.
Novità per i redditi alti
Il governo sembra intenzionato ad applicare l’aliquota del 35% anche per i redditi fino a 55mila euro, quando ad oggi è del 43%: questo si motiverebbe con il fatto che sono questi contribuenti, secondo il governo, a sostenere maggiormente le entrate nazionali.
Questa proposta, però, alza di nuovo la polemica secondo la quale questo taglio delle aliquote stia di fatto favorendo soprattutto i più ricchi. Chi guadagna fino a 29mila euro l’anno, infatti, risparmierebbe circa 10 euro all’anno, mentre chi prende più di 50mila riesce a tenere per sé quasi 200 euro all’anno.