E’ possibile innamorarsi ponendosi 36 domande? Bastano solamente 45 minuti: questo metodo funziona davvero.
Si tratta di uno studio effettuato la prima volta nel 1997 da un gruppo di psicologi guidati dal collega Arthur Aron, il quale ha ripubblicato i risultati con una revisione nel 2022 dal titolo 36 Questions: The Movie (Featuring Dr. Arthur Aron).
E’ un questionario elaborato dagli studiosi in cui sono state stilate delle domande che le coppie dovrebbero porsi nel periodo inziale della relazione. Si dice che la prima impressione su una persona si crei in 7 secondi, ma per capire se si tratta di amore serve più tempo.
Durante la prima ricerca di 27 anni fa, gli psicologi elaborarono delle domande per approfondire l’intimità tra due persone che non si conoscevano. Il questionario era suddiviso in tre parti, ed era composto da domande più generiche e domande molto personali.
Le coppie che parteciparono all’esperimento avevano 45 minuti per darsi le risposte. Alla fine, alcune di loro sentivano di aver instaurato un legame più profondo senza innamorarsi, ma altre arrivarono a sposarsi. Altri invece approfondirono la conoscenza, formando una coppia ufficiale tempo dopo.
Secondo la scienza, è impossibile arrivare a provare un sentimento così profondo in neanche un’ora. La psicologa e psicoterapeuta Carolina Traverso ha spiegato: “Ad oggi, nessuno è stato in grado di stabilire scientificamente quanto tempo occorra per innamorarsi, per la semplice ragione che l’arco temporale varia molto da persona a persona, da relazione a relazione ed è influenzato dalle circostanze“.
“Ci sono persone che s’innamorano molto velocemente, soprattutto capita quando si è più giovani, per poi prendere le cose con più calma in età matura, anche se non è detto che vada sempre così” ha continuato la terapeuta. A tutto questo si aggiungono altri fattori, quali la sensazione di sentirsi pronti per una relazione. la voglia di avere accanto qualcuno dopo la fine di una storia d’amore, o se si è persone romantiche o ponderate. Cosa accadrebbe se si provasse oggi a fare questo test?
Si pensa che una relazione si basi soprattutto sull’attrazione fisica, ma è la parte affettiva ad avere un ruolo fondamentale, come spiega Traverso: “L’attrazione fisica da sola non basta a garantire una bella storia d’amore, è necessaria anche l’attrazione emotiva. Anche se alcune coppie consolidate potrebbero raccontare le fasi iniziali della loro storia dicendo di aver provato una connessione immediata, mentre altre potrebbero ammettere che ci è voluto più tempo“.
Ecco perché è comunque importante sottoporsi al test delle 36 domane anche se si ha una relazione stabile da anni, per imparare a comunicare o per ricominciare a farlo. E’ fondamentale parlare con il partner, condividere le proprie emozioni e le esperienze personali. Sicuramente si tratta di un buon punto di partenza per due persone che non si conoscono, ma rappresenta anche un valido strumento per ritornare ad amarsi dopo una forte crisi.