Rocco Siffredi, chi era davvero suo fratello Claudio? Ecco l’amara scoperta | Tutta colpa della serie
Ecco chi è Claudio Tano, il fratello dell’attore di film per adulti: la serie racconta la sua triste storia.
L’attore pornografico Rocco Siffredi è celebre in tutto il mondo. Siamo abituati a vederlo sempre sorridente e sicuro di sé, ma non racconta molto della sua vita privata.
Recentemente sono venuti alla luce alcuni aspetti molto intimi della sua vita privata tramite la nuova serie Netflix Supersex, con Alessandro Borghi che interpreta il celebre attore pornografico.
Il regista ha voluto raccontare la vita di Siffredi prima di raggiungere il grande successo nazionale ed internazionale, rivelando alcuni dettagli particolari mai scoperti prima.
Infatti viene dato molto spazio agli eventi in cui era solo un bambino, che Rocco ricorda con estrema lucidità. Non solo vengono mostrati i bei momenti, ma anche quelli tragici che riguardano la sua famiglia.
Un aspetto delicato della sua vita
L’attore aveva una famiglia numerosa. Mamma Carmela (casalinga) e papà Gennaro (carpentiere) avevano dato alla luce due fratelli più grandi prima che nascesse Rocco. Uno dei due era Claudio, sei anni più grande dell’icona pornografica. La serie televisiva racconta in maniera delicata e rispettosa cosa è accaduto quel giorno in cui la vita di quella famiglia è cambiata per sempre.
Claudio era nato con una predisposizione alle crisi epilettiche, ma la situazione era peggiorata “quando a due anni si prese una mazza di ferro in testa da un altro bambino“, come ha raccontato il pornoattore ai microfoni del Corriere della Sera. Infatti nella serie viene sottolineato come l’estrema attenzione della madre nei confronti di Claudio abbia inciso sul piano psico-affettivo di Rocco, il quale ha avuto difficoltà ad instaurare delle sane relazioni in seguito.
La tragedia e l’amara scoperta
La vita dell’attore è stata segnata terribilmente quando aveva solo 6 anni. Ricorda che quel giorno la sua vicina di casa andò a prenderlo dall’asilo: “Sento le grida sotto casa, mia madre che gridava. Allora salgo in casa, vedo che tutti tenevano mia madre e mio fratello era sdraiato sul letto già morto. Entro nella mia stanza, non capisco nulla: c’erano tutti i palloncini di un compleanno, li faccio scoppiare tutti. Da lì in poi mi ricordo la mia vita“.
Claudio infatti è morto a soli 12 anni a causa di una crisi epilettica nel sonno, che lo ha fatto morire per soffocamento. L’intera famiglia è stata segnata profondamente, ma la madre ha sofferto più di tutti. “Mia mamma metteva da mangiare sul tavolo anche per mio fratello Claudio che non c’era più. Mio padre le chiedeva di smettere ma lei era sicura che sarebbe tornato“, ha spiegato Siffredi ai microfoni di Io e te, programma di Pierluigi Diaco. La sua è stata un’infanzia sofferta e triste, di cui ancora oggi si porta dietro gli strascichi.