Whatsapp, la truffa è dietro l’angolo: ecco cosa si sono inventati questa volta | Con l’audio di tuo figlio possono rubarti tutto
I ladri e i truffatori sono riusciti ad inventare un nuovo modo per ingannare chiunque: attenzione se tuo figlio ti fa richieste sospette.
L’Intelligenza Artificiale ha raggiunto livelli altissimi, e ora viene usata anche per truffare gli ignari tramite WhatsApp, la piattaforma di messaggistica usata in tutto il mondo da chiunque.
Se l’IA si è rivelata una scoperta sensazionale per facilitare alcuni avori dell’uomo, a volte non è stata utilizzata in maniera etica e corretta. E’ ciò che è accaduto recentemente ad una signora di Pesaro.
La donna ha ricevuto su WhatsApp un messaggio vocale dal numero del figlio che diceva “Fammi subito un bonifico istantaneo“. Da madre premurosa, si è immediatamente allarmata e ha cercato di effettuare il movimento bancario tramite l’applicazione sul telefono, ma fortunatamente non è riuscita ad inserire l’Iban fornitole.
La signora ha affermato che la voce del figlio nel messaggio vocale era perfettamente la stessa del ragazzo: infatti l’intelligenza artificiale è stata in grado di riprodurre in maniera molto precisa la voce clonata del giovane.
Truffe che agiscono sui sentimenti
La malcapitata ha contattato immediatamente il marito, il quale le ha confermato che il figlio si trovasse con lui. Se l’Iban fosse stato accettato dall’app della banca, la donna avrebbe perso migliaia di euro.
In altri casi non si è risolto tutto così facilmente, perché l’IA è in grado di registrare la voce, processarla e riprodurla in maniera fedele all’originale, facendo dire qualsiasi cosa programmata. Pochi giorni fa, la polizia postale ha scoperto un falso commercio on-line facendo chiudere ed eliminando ben 473 siti, account e annunci che avevano utilizzato in maniera inappropriata il marchio di Eni Spa in alcuni video in cui si invitata il cliente ad investire i risparmi nell’azienda, che in quel caso non ne era assolutamente coinvolta.
Come si scopre la veridicità di un contenuto?
Lo spiega lo scienziato Zeyu Lu, il quale ha creato un programma capace di analizzare le immagini create dall’intelligenza artificiale , ma questa soluzione è valida solo per foto e video.
I contenuti creati dall’intelligenza artificiale possono variare: si va dal classico phishing, con video e messaggi randomici pescati sulle piattaforme social, fino ad arrivare alle terribili estorsioni a carattere sessuale dando vita a foto da utilizzare come ricatto. Circa 5 milioni di italiani avvertono l’IA come una minaccia e non come una soluzione.