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Emergenza vulcano, 20mila cittadini evacuati e città in massima allerta: il disastro è imminente

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Emergenza vulcano, il disastro è imminente – Corporate – interno18.it

Dichiarato ufficialmente lo stato di emergenza in Islanda, scoprite tutto quello che sta accadendo in questi giorni.

Dopo la prima eruzione vulcanica del 18 Dicembre scorso, si sono susseguite numerose scosse sismiche per tutta l’Islanda fino alla seconda eruzione violenta, che ha rischiato di mettere a repentaglio la vita nel centro abitato.

Ora con un preavviso di soli trenta minuti si è verificata una nuova eruzione,  che ha colpito la nazione, con un flusso di lava copioso, veloce e inarrestabile che ha messo in difficoltà i tentativi vani delle ruspe e degli addetti ai lavori per cercare di salvare il salvabile di strade e infrastrutture.

Fumo nero è chiaramente visibile dalla capitale Reykjiavik  e, da un filmato di un elicottero, si vede una profonda spaccatura nel terreno lunga più di tre km, continuare a eruttare lava bollente.

La situazione è molto preoccupante per gli studiosi, perché è il quarto fenomeno che si verifica in meno di tre anni, con una quantità di materiale lavico fino a 10 volte superiore a ogni episodio fino ad ora registrato.

Cosa sta succedendo realmente in Islanda

Il vulcano Fagradalsfjall nella penisola di Reykjanes, risultava inattivo dal XIII secolo, si è risvegliato con un’intensa attività sismica precedente e degli sviluppi effusivi di tipo fessurale, creando una lunghissima spaccatura nel terreno, simile a un fiume di fuoco, mettendo in pericolo la vicina città di Grindavik che è stata evacuata.

Il pericolo non è solo per gli abitanti, ma anche per la possibilità di esplosione dei gasdotti per il calore e per il grave rischio di inquinamento delle falde acquifere, contaminate dalla zolfo lavico. Il comportamento del vulcano ha generato molta preoccupazione, perché non è assolutamente possibile prevedere cosa accadrà nel futuro prossimo.

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Stato di calamità per l’Islanda – Corporate – interno18.it

Le previsioni sull’attività vulcanica

Purtroppo, fare previsioni certe sulle attività della crosta terrestre non è possibile, quello che si può dire in base ai dati raccolti è che il fenomeno è violento, perché dopo la sciame sismico la quantità di lava che ha trovato la possibilità di uscita tramite la fessurazione è stata ingente; il problema è che questi fenomeni alternano momenti di quiescenza a momenti molto distruttivi e non si può studiare in anticipo la quantità di magma che potrebbe essere “pompata” dalla camera magmatica durante un apparente periodo di inerzia per poi riuscire con violenza con poco preavviso come questa volta.

Per ora il vulcano sembra aver ripreso l’inattività da 24 ore, ma ovviamente la situazione è instabile e non è possibile fare previsioni secondo gli esperti.